Come funziona il sistema dell’Evolving Project.

L’Evolving Project è un sistema che nasce dalla ricerca della modalità con cui le persone di successo realizzano i propri scopi.

Il principale elemento del sistema è la diretta connessione tra motivazione operatività in un legame continuo e di reciproco supporto.

Sapere perché voglio fare qualcosa da un rinforzo positivo ad ogni mia azione e mi permette di rimanere focalizzatoproattivo  nel perseguire i miei scopi e obiettivi

Il primo pilastro della mia impresa l’RxP

Il primo pilastro della mia impresa l’RxP

Sei soddisfatto o soddisfatta del tuo team? Mai sentito parlare di Rxp?

Oggi andiamo avanti nella nostra esplorazione sull’innovazione, facendo un passo indietro ed uno di lato per guardare l’azienda ai raggi X e fare un radiografia della sua struttura. Quindi, vediamo alcuni elementi fondamentali e domandiamoci se li prendiamo in considerazione o meno..
Le parole d’ordine di oggi sono

semplicità, chiarezza, e crescita.

Partiamo da una delle colonne portanti su cui poggia ogni impresa, ma voglio iniziare con una richiesta:

Alzi la mano chi vuole far crescere il proprio business e renderlo stabile e forte.

Ok vedo che ci sono tante mani alzate.. fantastico perché il nostro viaggio ci porterà a considerare gli elementi che sostengono le nostre aziende o che vorremmo che lo facessero…

Il primo pilastro da piantare fermamente nel terreno è che un’azienda è composta dalle persone che ne fanno parte e che si sono riunite intorno all’idea dell’imprenditrice o dell’imprenditore..

Ti chiedo: sei soddisfatto o soddisfatta del tuo team? 

Qualunque risposta tu abbia dato sappi che significa:

come mi sento è il frutto delle mie scelte e della mia chiarezza.

Abbiamo analizzato nell’articolo e nel podcast su come gestire l’impresa per realizzare grandi cose (se non hai letto l’articolo o sentito il podcast ti consiglio vivamente di farlo) come un imprenditrice o un imprenditore sia responsabile delle sue scelte e delle azioni del proprio team, quindi se non ne sei soddisfatta o soddisfatto, inizia a pensare a cosa non hai comunicato in maniera chiara e sfrutta il momento per gettare le basi del miglioramento.

Adesso però entriamo più nel tecnico introducendo, grazie alle idee di Daniel Priestley, un misuratore delle nostre attività che possiede tutte e tre le parole d’ordine di oggi, parliamo del Revenue per Person che, per chi non mastica l’inglese o non apprezza gli inglesismi significa Ricavi per Persona (da adesso RxP). Questo indicatore prende il volume d’affari e lo divide per il numero di persone che compongono l’azienda.

Sento già le opposizioni di chi tra voi è più tecnico e dice che una divisione di questo tipo è troppo grossolana e non è un indicatore efficiente, perché le persone sono impiegate in diversi reparti e hanno funzioni produttive differenti e così via.

A queste persone rispondo.. che hanno perfettamente ragione, ma anche che la mentalità imprenditoriale, soprattutto se non è stata formata ad un certo tipo di analisi, vuole soluzioni veloci che possano dare un’immediata visione della propria situazione aziendale. Per questo il misuratore RxP è inizialmente un ottimo indicatore di performance.

Adesso facciamo un passo in avanti partendo da una domanda che sicuramente gira nella mente di molti.. quale è un giusto RxP?

Ma prima di rispondere desidero raccontarvi uno dei principi che sta alla base del lavoro del team dell’Evolving Project: il principio dell’apprendimento esperienziale.

Ok forse il concetto potrebbe non essere così immediato, mi spiego… per noi significa imparare ponendo domande e facendo ipotesi che si trasformano in esperienze e verifiche. Una volta che una persona ha attraversato queste fasi di lavoro la sua conoscenza appartiene solo a lei o a lui; non è il frutto di una trasmissione tecnica e univoca come quella che avviene ad una lezione frontale. Nei nostri corsi non sarete mai passivi ascoltatori, noi lavoriamo sulla formazione e la consulenza partecipata partendo dall’idea di avere solo 4 slide, che significa che non prepariamo slide per i nostri corsi di formazione, ma intercettiamo e discutiamo i bisogni delle persone e modifichiamo i nostri percorsi per farli diventare come una consulenza personalizzata…

Ok finita questa digressione ideologica vediamo insieme di capire come individuare il giusto valore di RxP.

Facciamo un cammino per piccoli passi; se la mia azienda ha un volume d’affari di 100.000€ e 3 collaboratori più l’imprenditrice o l’imprenditore allora l’RxP sarà €25.000 a testa.

Facciamoci una domanda: è una buona rendita?

Riflettici con attenzione.. quale è il compenso mensile del collaboratore? È a tempo pieno o part-time. Ovviamente se è part-time il valore a persona va riproporzionato per la percentuale di part-time.

La persona ripaga il suo stipendio con il suo lavoro?

Quale è il margine un volta sottratti gli stipendi dei collaboratori o delle collaboratrici?

E’ sufficiente per pagare gli altri costi?

Ecco già da queste prime battute abbiamo fatto un grandissimo lavoro di analisi sulla struttura di un’impresa in maniera semplice.

A questo punto, avendo smosso le acque cos’è successo? Abbiamo stimolato la curiosità a sapere di più a dettagliare meglio i diversi aspetti della nostra analisi, a spronare tutti verso più ricche ed approfondite riflessioni.

Questo è il successo di passare da concetti semplici, che tutti possono usare, a analisi più ricche e approfondite.. Ci basiamo sulla curiosità, sul desiderio e sulla voglia di sapere di più, questi sono gli stimoli che vogliamo creare grazie al nostro lavoro.

Tornando all’esempio, i 4 collaboratori per un volume d’affari di 100.000€ potrebbero essere troppi e creare difficoltà soprattutto nelle attività di investimento e crescita per mancanza di margini.

Vediamo adesso, sempre secondo il Priestely pensiero, come suddividere le diverse tipologie di imprese in base al numero di persone del team e al loro RxP.

La prima espressione di ogni impresa è la startup che parte dall’idea di qualcuno e dal suo desiderio ed entusiasmo. Propone idee, piani, prototipi e Vione e si aspetta una ricompensa economica per costruire la propria indipendenza. Di solito parliamo di una persona o un piccolo gruppo che parte all’avventura. In questo caso non abbiamo RxP perché l’avventura è solo all’inizio.

Il passaggio successivo è chiamato la natura selvaggia (wilderness) in cui i fondatori che hanno costituito l’azienda lanciano il business in modello sopravvivenza lavorando da soli basando tutto sulle proprie forze. Questa è la fase in cui si lavora duro senza risparmiarsi e risparmiare nulla (se si crede veramente all’idea). E’ un momento duro sia dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo, pensa che circa l’80% di queste attività non riesce ad assumere qualcuno.

Poi abbiamo la boutique in difficoltà composta da 3-12 persone con un RxP molto basso. In questa fase abbiamo la prima costituzione di un team con bassi salari e profitto contenuto. La difficoltà è quella di scambiare tempo per soldi rimanendo spesso prigionieri di lavori che servono per pagare le spese correnti piuttosto che fare investimenti.

Segue la boutique da stile di vita composta da 3-12 persone che lavorano con energia e cultura imprenditoriale in una struttura dal basso mantenimento economico. Il team è auto-organizzato e sfrutta strumenti digitali per raggiungere le persone a livello globale solitamente il business appare più grande di quello che effettivamente è. I titolari hanno un buono stipendio e maggiore libertà, più impatto e meno stress. Spesso il business è focalizzato su personalità forti e con idee innovative.

Dopo questa tipologia di impresa si trova il deserto formato da imprese che contano dai 13 ai 49 dipendenti e sono nella fase di scalabilità. Si trovano ad essere troppo grandi per essere piccoli ma troppo piccoli per essere grandi. Gli investimenti assorbono la maggior parte delle risorse e l’attività richiede leader e manager per essere gestita ma non ha ancora il volume d’affari per permetterseli. In questa fase è difficile produrre margini importanti.

La fabbrica formata da più di 50 persone è il risultato di una selezione delle migliori teste in cui il business è sempre sul limitare delle difficoltà finanziarie, che indica un basso RxP, ma si avvia verso una maggiore struttura e dimensione. Non ci sono disavanzi per dare premi a chi lavora al meglio. La speranza di crescita è legata alla creazione di un percorso che rafforzi i pilastri e le attività per uscire dalla prospettiva una vita difficile sempre alla rincorsa degli strumenti finanziari per andare avanti.

L’azienda da Performance che ha dai 50 ai 150 dipendenti ed è la fabbrica che è stata in grado di trovare la chiave di volta per la sua crescita. E’ dinamica e assume lavoratori professionali e capaci, possiede ottime qualità nella gestione del business e crea un altro RxP. La cultura, il brand e i sistemi di produzione sono strutturati per seguire più tipologie di mercato e a livelli internazionali. Il profitto è buono e legato ad una strategia sviluppata bene. I titolari possono beneficiare di ottimi guadagni o pensare ad una exit strategy per godersi il frutto del meritato lavoro.

Le start-up che realizzano grandi cose sono chiamate Unicorni e sono aziende che contano più di 250 dipendenti con un altissimo RxP. Sono costituite da team che si sono trovati nel posto giusto al momento giusto come Facebook, Uber, Tesla per dirne alcuni. Posso raggiungere incredibili obiettivi e spaziare in diversi settori e attività.

L’ultima tipologia di impresa sono le Corporation che contano più di 250 dipendenti e sono radicate ormai nei mercati di riferimento. Sono enormi agglomerati di attività con tante persone che spesso ripetono le stesse operazioni. Hanno consolidato le loro posizioni e spostano i riferimenti in base alle loro azioni. In queste aziende il RxP è buono ma strutturato in maniera molto gerarchica.

La nostra cavalcata per introdurre uno dei più importanti pilastri e sistema di misurazione delle nostre imprese è giunto al termine, prendetevi un momento per riflettere sulle vostre attività e sul vostro RxP per poi passare alla domanda, che tipo di business ho?

Raccontateci la vostra storia e condividetela sui nostri canali Linkedin e Facebook.

 

Inviaci email

Evolving Project: i Percorsi del cambiamento

Evolving Project: cosa sono i Percorsi e come utilizzarli per la tua evoluzione

I Percorsi sono il luogo in trovi tutti gli strumenti utili per la tua evoluzione, il  supporto e l’aiuto per la costruzione del tuo futuro

 

Quando ci riuniamo, ci aiutiamo, ci confrontiamo e sosteniamo

siamo in grado di realizzare ciò che prima 

sembrava impossibile.

 

Per realizzare qualsiasi cosa serve una successione di eventi legati tra loro e in cui tutte le persone collaborano e sono informate e coordinate. Quando questa condizione si realizza sembra che nulla sia impossibile.

Nell’Evolving Project e percorsi hanno la funzione di raccogliere tutti gli strumenti e le metodologie che necessarie al realizzare Scopi, Obiettivi e Azioni deli utenti e dei team.

Ci sono tre tipologie di percorsi:

  1. Percorsi Pubblici
  2. Percorsi Condividi
  3. Area Personale

Percorsi Pubblici sono il luogo in cui gli Evovler (gli utenti di Evolving Project) possono vedere i percorsi che sono presenti all’interno della piattaforma come modelli di sviluppo e progetti, e possono iscriversi per poter utilizzarne i contenuti  all’interno dei loro Percorsi Personali. I Percorsi Pubblici sono un luogo in cui i Coach i formati e i consulenti presenti nell’Evolving Project condividono idee e metodologie per il miglioramento della condizione imprenditoriale e personale, giocando un ruolo attivo nella comunità per favorire la crescita collettiva. È un luogo di scoperta e di crescita in cui condividere, aiutare ed essere aiutati.

I Percorsi Condivisi sono creati dai Coach, Formati e Consulenti presenti nell’Evolving Project per supportare e guidare gli Evolver in percorsi guidati. Un utente può accedere ai percorsi condivisi solo su invito del formatore e segue il percorso sotto la sua diretta supervisione. Questi sono i percorsi in cui si imparano ad usare le diverse metodologie che poi potremo riutilizzare come meglio crediamo nei nostri percorsi personali.

L’area personale, che viene creata al momento della registrazione nella piattaforma, contiene gli scopi, gli obiettivi e le azioni che voglio realizzare e mostra il calendario delle mie attività. Gli Scopi, gli Obiettivi e le Azioni sono aggiunti a partire dai Percorsi Pubblici a cui mi iscrivo.
Ogni volta che mi iscrivo ad un percorso pubblico gli Scopi, Obiettivi e azioni in esso contenuti diventano disponibili nella mia area personale. In questo modo ho a disposizione tutte le metodologie presenti dell’Evolving Project per sperimentare e costruire la mia evoluzione.
Quando utilizzo nel mio percorso personal i contenuti copiati dai percorsi pubblici posso modificarlo a mio piacimento rendendoli totalmente compatibili alle mie necessità. Se ho dei dubbi posso sempre contattare il creatore del percorso (il cui nome è indicato nei credits degli scopi, obiettivi e azioni) e chiedere il suo aiuto.
Oltre a questo elementi alla conclusione di ogni azione e alla conquista dei miei obiettivi posso lasciare un feedback, vale a dire compilare una scheda in cui mi segno se:

  • ho realizzato quello che desideravo
  • come è andata
  • cosa posso migliorare la prossima volta

Questo semplice documento, da compilare con pochi elementi chiave è estremamente prezioso perché è lo strumento che serve per nutrire la mia motivazione e per creare un costante miglioramento in quello che faccio. E’ utile pensare al feedback come ad una “capsula del tempo” in cui mando messaggi al mio futuro me su come migliorare la mia vita in base alle mie esperienze passate. Cerco sempre di compilare la scheda di feedback perché so quanto è importante e anche se nel momento mi può fare fatica, quello sforzo sarà ripagato completamente nel futuro.

I percorsi dell’Evolving Project  sono stati costruiti in base ai principi della Gamification, per cui ogni volta che realizzo un’azione o conquisto un obiettivo guadano punti esperienza (definiti dal creatore dell’azione e dell’obiettivo) e conquisto il badge legato all’obiettivo che sarà visibile nel mio profilo utente nella sezione “Le mie Conquiste”. Sia i punti esperienza che i Badge guadagnati mi daranno costantemente la misura del mio avanzamento all’interno del progetto e dell’impegno che sto mettendo nella realizzazione dei miei Scopi.

I Percorsi sono lo spazio di azione personale e di gruppo in cui svolgiamo i nostri esperimenti, verifichiamo i risultati e, raggiungiamo gli obiettivi, realizzando i nostri Scopi.

La forza dei Percorsi è data dal fatto che sono in continua crescita e aggiornamento con scopi, obiettivi e azioni; aumentando le mie possibilità di connessione e scelta.
Questo principio, alla base del modello Evolving Project, è legato alla verifica che

non esiste un solo modello che funziona per ogni persona,
ma ognuno deve trovare il proprio, attraverso prove ed errori. 

Con numerosi strumenti a disposizione, ogni persona è in grado di trovare quelli che le sono più affini. Ciò permette di velocizzare il percorso di crescita e permette, grazie alla possibilità di scelta, di collegarmi più profondamente a chi sono e a ciò che mi fa stare bene.

Le Gilde sono il luogo in cui l’evoluzione individuale e collettiva diventa realtà.

 

Inviaci email

Come Funziona Evolving Project: gli obiettivi

Come Funziona Evolving Project: gli obiettivi il “come” realizzo il mio Scopo, le 4 dimensioni di un Obiettivo.

Conquistando i miei  obiettivi raggiungo i miei scopi e nutro la mia crescita continua.

 

Quando raggiungo gli obiettivi che nascono dai miei scopi,
creo forza, benessere, consapevolezza e gioia.

Parlando di obiettivi, la prima difficoltà che possiamo incontrare è quella di definire cos’è un obiettivo.

A prima vista sembra una cosa molto facile, riesco a pensare a tanti esempi: realizzare un desiderio, portare a chiusura un compito, raggiungere un traguardo.

Effettivamente in queste osservazioni ci sono degli aspetti che caratterizzano gli obiettivi ma manca ancora qualcosa.

Gli obiettivi hanno bisogno di coerenza, di essere collegati a una visione più grande, ad un viaggio “epico”, facendo sì che ogni traguardo raggiunto rafforzi le caratteristiche che, nel loro insieme, esprimono la forza e l’identità del mio progetto.

Nell’Evolving Project gli obiettivi sono  sempre connessi alla Dichiarazione di Scopo. Senza aver compilato la Dichiarazione di Scopo nel sistema non si avrà accesso agli obiettivi.

Come abbiamo visto in questo articolo, la Dichiarazione di Scopo è lo strumento per mettere a fuoco e definire chiaramente quello che voglio raggiungere nella mia attività e nella mia vita.

Partendo da questo documento, la definizione degli obiettivi diventa più facile e intuitiva e il loro collegamento con una visione più grande immediato ed evidente. Lo scopo è la visione di un futuro in cui ho realizzato quello che rende la mia vita piacevole e che mi trasmette un senso di benessere; è una condizione che voglio raggiungere.
Così, ad esempio, lo scopo di un’impresa di successo è legato a una visione in cui i clienti sono soddisfatti, i lavoratori collaborano in armonia rispettando ruoli e responsabilità e l’impresa cresce nel tempo.

Perché questa visione si traduca in realtà dobbiamo raggiungere traguardi concreti: gli obiettivi.

Per avere clienti soddisfatti devo avere individuato chiaramente i loro bisogni e i loro problemi.

Per poter attribuire ai miei collaboratori differenti mansioni devo avere fatto un diagramma dei ruoli e delle responsabilità; ognuno di questi documenti deve essere scritto e deve indicare risultati precisi.

Gli obiettivi hanno caratteristiche di tipo materiale, pratico, organizzativo e motivazionale.

Gli elementi essenziali di un obiettivo nell’Evolving Project sono:

  1. Il nome del mio obiettivo
  2. Cosa avrò alla sua realizzazione
  3. La tempistica in cui voglio realizzarlo
  4. Le parole chiave che individuano il mio obiettivo
  5. Cosa ho e cosa mi manca per raggiungere l’obiettivo
  6. Quali sono i misuratori di risultato quantitativi e qualitativi che dimostrano il suo raggiungimento
  7. Quali sono le Azioni che compongono l’obiettivo
  8. Qual’è il mio impegno per realizzare l’obiettivo
  9. Una citazione che posso usare come rafforzativo per la mia motivazione e quella del team

Creare un obiettivo è un’attività in cui dò il meglio di me, perché rappresenta il mezzo grazie al quale realizzo il mio scopo.

C’è una considerazione importante da ricordare quando penso allo Scopo: realizzarlo significa che giorno dopo giorno la mia vita sarà sempre di più la materializzazione di quell’immagine che avevo individuato quando avevo scritto la mia Dichiarazione di Scopo. Mi trasformo gradualmente nel mio scopo giorno dopo giorno seguendo il cammino che mi sono scritto. Lo scopo non si realizza, si rivela. 

Sperimento quotidianamente, grazie agli obiettivi e alle azioni, i principi e i valori che ho inserito nella mia Dichiarazione di Scopo, divento la visione del mio successo e continuo a viverla nel tempo.

Per questo, dedicare del tempo alla formulazione corretta di un obiettivo è un’atto che esprime il mio desiderio di realizzazione.

Vediamo ora i singoli aspetti della corretta definizione di un obiettivo.

La visione di ciò che avrò alla sua realizzazione

Scrivo un breve testo in cui definisco il risultato che voglio raggiungere.

Se ad esempio l’obiettivo è redigere un documento di Buyer Personas la descrizione sarà:

Avere un elenco delle tipologie dei miei clienti, con le loro caratteristiche in termini di bisogni, problemi, modalità di contatto, volume d’affari, numero di dipendenti, persone con ruoli decisionali a cui rivolgerci per la comunicazione. 

La tempistica

Un obiettivo, a differenza dello scopo, deve avere un inizio e una fine.

Se non raggiungo determinati risultati entro un tempo definito, significa che non ho gli elementi necessari per proseguire nel progetto e gli altri obiettivi collegati non possono partire.

Un’impresa non fallisce perché non si realizza lo scopo ma perché non sono stati raggiunti gli obiettivi, venendo così a mancare, di conseguenza, gli elementi che avevo visualizzato nella Dichiarazione di Scopo.

Indicando una tempistica, posso considerare che:

  • un mese è un obiettivo immediato
  • da un mese a un anno è un obiettivo a breve termine
  • oltre un anno è un obiettivo a lungo termine

La misurabilità dei risultati

Un obiettivo deve essere misurabile.

Se il mio obiettivo è aumentare il volume d’affari, non posso definire il risultato solo come incremento del volume d’affari.

Questo comporterebbe la mancanza di un riferimento chiaro per le persone con le quali comunico.

Come faccio quindi a capire se ho raggiunto l’obiettivo?

Basta fare un po’ meglio dell’anno prima? bisogna fare molto meglio dell’anno prima? che tipo di sforzo è richiesto? in base al valore dei nostri prodotti, quanti ne vogliamo vendere in più? come influisce questo sui costi?

Se identifico il risultato genericamente, lascio spazio alla libera interpretazione, alla confusione e ai conflitti.

Se invece definisco con precisione il mio obiettivo, ad esempio accrescere il volume d’affari del 20% annuo, do una misura chiara, posso calcolare il valore partendo dai dati dell’anno precedente, so quanti clienti devo acquisire o vendite devo realizzare e come queste incidono sulla variazione dei costi.

Permetto a tutto il team di allinearsi e sapere con chiarezza se il risultato è stato realizzato o meno; posso individuare con facilità gli elementi per cui siamo giunti al risultato finale.

Ciò che ho e cosa mi manca per realizzarlo

Questo è un elemento specifico di Evolving Project: è una lista in cui indico tutto ciò che serve per raggiungere l’obiettivo.

Una lista precisa velocizza le attività e mette a fuoco, fin dalla prima formulazione dell’obiettivo, gli elementi chiave che possono garantire il successo.

La lista delle attività da organizzare in base al tempo

Quando definisco un obiettivo, sono ancora nella fase di progettazione. L’azione è ciò che rende le cose reali.

Un chiaro elenco iniziale di tutte le azioni e le attività mi aiuta a costruire il mio calendario e quello del mio team all’interno dell’intervallo temporale dell’obiettivo, per organizzare il tempo e prevedere possibili cambiamenti e difficoltà.

Questa lista sarà utilizzata per descrivere le attività del team, ultimo passaggio di Evolving Project che approfondiremo in un successivo articolo.

Le parole chiave dell’obiettivo (prese anche dalla Dichiarazione di Scopo)

Nella costruzione della Dichiarazione di Scopo abbiamo elencato una serie di parole chiave che mi servono da àncora per ricollegare le idee e la visione espressa nel documento.

Collegare un obiettivo a queste parole chiave significa sapere sempre perché ho deciso di raggiungerlo e dare nuova forza alla motivazione che guida le azioni. Oltre a quelle della Dichiarazione di Scopo posso aggiungere altre parole chiave che reputo utili per rafforzare la mia motivazione verso l’obiettivo e che identificano gli elementi che l’obiettivo vuole portare avanti

Per questo, ad esempio, alcune parole chiave collegate all’obiettivo di definire le Buyer Personas possono essere:

  • realizzare gli scopi professionali e personali dei nostri clienti
  • trovare strumenti utili 
  • focalizzare le migliori conoscenze e capacità dei nostri clienti

Una citazione che rafforzi la mia motivazione

Una citazione che esprime lo spirito con cui raggiungo l’obiettivo rappresenta la cura e l’attenzione che metto, insieme al team, nel creare qualcosa di importante per la nostra attività.

Sembra un’attività superflua, se pensiamo a tutto quello che deve essere fatto per portare avanti un’impresa, ma proprio in questo gesto è racchiuso il desiderio di creare qualcosa di importante per me stesso e per le persone con cui lavoro.

È un gesto di benessere con cui completo la definizione del mio obiettivo, a cui ho dato valore, importanza e forza.

A questo punto sono pronto a partire nella definizione e calendarizzazione delle azioni e attività che daranno inizio al viaggio che si compie giorno per giorno e che è la vera sfida da affrontare.

Un ultimo aspetto, di grande importanza, è il feedback che è richiesto allo scadere del tempo o alla realizzazione dell’obiettivo.

Il feedback è una scheda che contiene pochi elementi importanti e che deve essere compilata in maniera tempestiva e chiara.

Gli elementi della scheda di feedback sono:

  • Ho realizzato il mio obiettivo?
  • Quali sono gli aspetti più importanti che ho osservato?
  • Come si potrebbe fare meglio la prossima volta?

A queste domande rispondo in maniera sintetica per non perdermi è lasciare le informazioni più importanti che posso rileggere nel futuro. Bastano poche indicazioni.

In queste schede è contenuto tutto ciò che serve per migliorare la mia impresa.

Posso leggerle alla conclusione dell’obiettivo oppure prima di costruire un obiettivo simile o che si basa sui risultati dell’obiettivo concluso.

È un’attività che deve essere inclusa nelle tempistiche di lavoro perché i suoi frutti saranno utili alla crescita e allo sviluppo di tutta l’attività.

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

Inviaci email

Come Funziona Evolving Project: dichiarazione di scopo parte 2

Come Funziona Evolving Project: la dichiarazione di scopo parte seconda

Evolving Project come funziona: Completo la mia Dichiarazione di Scopo

Metto insieme le mie risposte in un documento unico che racchiude lo Scopo della mia Impresa

 

Organizzare i miei pensieri e le mie visioni in maniera coerente e consistente mi porta chiarezza e capacità di condivisione.

 

Come abbiamo visto nella prima parte la Dichiarazione di Scopo è il documento che uso per mettere a fuoco la visione del successo della mia impresa a partire dai bisogni dei miei clienti, fino ad arrivare a tutti gli aspetti che rendono la gestione completa ed efficace.

Grazie alla Dichiarazione di Scopo focalizzo la mia motivazione e raccolgo i principi su cui nasce e viene gestita l’impresa. Scriverla mi aiuta a fare chiarezza e ad avere un documento unico con cui trasmettere l’identità in cui le persone che la leggono, che siano collaboratori, clienti, fornitori o solo persone che si interessano al mio lavoro, possono riconoscersi.

Il primo passo è stato rispondere per iscritto ad ogni domanda. Concentrarmi su un solo soggetto per volta mi ha permesso di esprimere tutte le mie idee senza pensare ad altro.

Il passo successivo è riunire le domande in un unico documento, che, grazie al lavoro di rilettura, rendo coerente, consecutivo e condivisibile, mettendo a fuoco la visione complessiva di quello che sarà il mio viaggio, quello dei miei collaboratori e dei miei partner.

Da questo passaggio esce la mia Dichiarazione di Scopo iniziale dalla quale parto per la costruzione e validazione dei fini e della struttura della mia impresa, la mia strategia.

Rileggendo il testo presto attenzione alla coerenza delle affermazioni che ho scritto, mi assicuro che i bisogni che vado a soddisfare per i miei clienti siamo allineati ai prodotti e servizi che realizzo e alle emozioni che voglio trasmettere, dando così consecutività alle motivazioni su cui si fonda il mio business. Metto a fuoco quello di cui  la mia impresa necessita per raggiungere il successo per collegarmi ad una visione più vasta, di tipo organizzativo, che diventa la conferma e la base per la costruzione del mio team e dell’operatività di cui ho bisogno.

Mentre consolido la mia Dichiarazione di Scopo in un unico testo faccio attenzione a declinare, per quanto possibile, le mie affermazioni al presente per trasmettere la sensazione e l’idea che quello ho scritto, esiste già.

Quando la leggo, la rileggo e ci lavoro voglio provare un senso di realizzazione e gioia, di conquista della mia vita, voglio che sia un documento che esprime mie idee e le mie migliori comprensioni.

La leggo ad alta voce pensando alle altre persone, a come sarà compresa, se può funzionare da strumento di allineamento e supporto; faccio particolare attenzione alla senso di condivisibilità della mia Dichiarazione di Scopo con riferimento alla chiarezza dei contenuti e ai loro collegamenti. Posso leggerla o farla leggere a, lavoratori, investitori, clienti, partner, fornitori o ad amici e conoscenti per vedere le loro reazioni e ascoltare quello che hanno compreso.

Quando il mio documento mi soddisfa ho la Prima Versione della Dichiarazione di Scopo o Dichiarazione di Scopo 1.0.
La userò in ogni aspetto della mia progettazione e programmazione come punto di riferimento per definire cosa è meglio fare e, soprattutto, per risolvere momenti di incertezza e conflitto.

Il miglior uso della Dichiarazione di Scopo è quello rileggerla ogni volta che se ne presenta la necessità per valutare, con il mio team, le azioni che vogliamo porre in atto nel nostro futuro, come ad esempio accettare un contratto o iniziare lo sviluppo di un nuovo prodotto. Nel tempo saremo così allineati che non sarà più necessario tornare alla Dichiarazione, quello sarà il momento in cui tutto il team si riconosce in uno scopo comune e lo sta realizzando.

Ho definito la Dichiarazione di Scopo prima versione o 1.0 perché ne seguiranno tante altre nel corso della vita della mia impresa. La Dichiarazione di Scopo è uno strumento dinamico mi serve per comprendere, mettere a fuoco ed aprirmi a quello che nell’Evolving Project è il concetto di Evoluzione vale a dire la capacità di adattarmi e rispondere al cambiamento delle condizioni.

Ogni azienda è un organismo dinamico che si modifica nel tempo e la Dichiarazione di Scopo accompagna e testimonia il  mio cambiamento e quello della mia impresa.

La cosa importante è che ogni cambiamento della Dichiarazione di Scopo sia vissuto come un evento eccezionale che nasce da una nuova comprensione e che si manifesta come urgenza di miglioramento e crescita che mi porta ad aggiornare quello che ho scritto.

L’ultimo passo per dare forza e completezza alla mia Dichiarazione di Scopo e far arrivare la sua influenza in ogni parte della mia impresa è quello di estrarre le parole chiave.

Rileggendo il testo completo sottolineo le parole o le frasi che più rappresentano ed evocano i concetti e le emozioni che ho espresso nella sua stesura e ne creo un elenco che userò nella costruzione degli obiettivi, delle azioni e delle attività giornaliere della mia impresa.

Ad esempio alcune delle parole chiave estratte dalla Dichiarazione di Scopo dell’Evolving project sono:

  • imprenditori, formatori, coach e professionisti
  • realizzare gli scopi professionali e personali
  • trovare gli strumenti utili
  • focalizzare le migliori conoscenze
  • apprendimento
  • applicazione di buone pratiche
  • community
  • scambio reciproco
  • software proprietario
  • costruire un percorso di realizzazione

Queste parole sono ancore. L’ancora, nella PNL, è un semplice strumento che aiuta a migliorare le mie prestazioni, catturare l’attenzione di chi mi ascolta, superare i momenti di difficoltà e migliorare la mia produttività.

L’ancora mi permette di ricollegarmi alle sensazioni e alle emozioni che ho provato, associando uno stimolo (un obiettivo o un’azione) ad una risposta emotiva.

Grazie a questo potente strumento, nell’Evolving Project collego le mie parole chiave, le ancore, agli obiettivi e alle azioni che voglio realizzare. Così, ad esempio, l’obiettivo di scrivere un articolo per il mio sito è collegato alle parole chiave, community, scambio, apprendimento, focalizzazione. Questo mi ricorda il perché voglio compiere un’attività aiutandomi a focalizzare il mio impegno, a sapere se quello che ho fatto e allineato ai miei scopi e a superare i momenti di difficoltà.

Attraverso il ricordo della visione di benessere mi collego con la parte migliore di me tornando alla radice della mia motivazione.

Per questo l’Evolving Project è un sistema di organizzazione e realizzazione legato alla motivazione. In ogni azione che compio e in ogni programmazione delle mie attività e strategie porto il principio che originariamente ha nutrito la mia visione di successo, di benessere.

Ritrovando queste emozioni in ogni aspetto della mia impresa mi permetto di collegarla e ri-collegarla sempre alla parte migliore di me evocando lo stesso nei collaboratori che condividono sinceramente la mia Dichiarazione di Scopo.

Di seguito ecco la Dichiarazione di Scopo 1.0 dell’Evolvign Project.

Partendo dalle le risposte alle domande scritte nel precedente articolo ecco il risultato:

 

La Dichiarazione di Scopo dell’Evolving Project

L’Evolving Project si rivolge a imprenditori, formatori, coach e professionisti per aiutarli a realizzare i loro scopi professionali e personali.
Ogni persona o organizzazione si vuole realizzare, per questo l’Evolving Project è studiato come un luogo in cui è possibile trovare tutti gli strumenti che permettono di focalizzare le migliori conoscenze e capacità dell’imprenditore e dei professionisti che ne fanno parte. Permette di apprendere nuove strategie grazie alla condivisione del sapere e del modo con cui ogni “Evolver” lo ha applicato.
Il sistema dell’Evolving Project e strettamente orientato all’apprendimento e all’applicazione delle buone pratiche in azienda e a livello personale.
E’ disegnato per facilitare l’applicazione delle metodologie di lavoro in azienda e a livello personale.
Imprenditore e professionisti sono sempre in collegamento, grazie ad un software che permette di condividere perché, cosa e quando applicare certe azioni. Il professionista può condividere e monitorare in tempo reale l’andamento delle attività dei propri utenti avendo così la possibilità di intervenire nel momento giusto per dare supporto e far superare i momenti di difficoltà.
Per ogni professionista l’Evolving Project è lo strumento che permette di arricchire e condividere il proprio modello di lavoro, grazie ad una continua verifica dei risultati ottenuti e al consolidamento delle relazioni con i propri clienti. Essere in costante collegamento con il proprio cliente risolve il problema che sorge quando questo non applica le metodologie del professionista.
La costruzione di una community in cui lo scambio e l’aiuto reciproco è amplificato utilizzando strumenti di condivisione permette agli utenti di trovare nuovi contatti, condividere il proprio scopo, accrescere la propria rete professionale e commerciale.
L’Evolving Project è un luogo per chiunque voglia espandere i confini della propria attività e farsi conoscere.
E’ un progetto in costante evoluzione grazie allo scambio ed al confronto continuo tra i suoi utenti

L’Evolvign Project utilizza come strumento di formazione, scambio e condivisione un software online basato sulla successione causa/effetto Scopo, Obiettivi, Azioni/Attività.

L’utente registrato ha accesso ad una serie di luoghi (I Percorsi) in cui trova metodologie da “usare” nel suo profilo personale per costruire il suo percorso di realizzazione. Ha a disposizione le migliori conoscenze del il team di ricerca dell’Evolvign Project e dei professionisti che pubblicano continuativamente nuove metodologie ed attività per gli utenti del progetto.

Saranno sempre attivi servizi di webinar, formazione e consulenza sulle migliori pratiche per la crescita e la realizzazione imprenditoriale.

Ogni utente può partecipare ai webinar e avere accesso ai video sulla migliore applicazione dell’Evolving Project per ampliare le conoscenze e le competenze da applicare al proprio percorso imprenditoriale e personale.

Gli utenti dell’Evolving Project possono condividere i loro scopi, obiettivi e azioni all’interno della community e trovare corrispondenze e collegamenti per avviare connessioni e collaborazioni.

L’organizzazione di eventi online e onsite sono finalizzati alla conoscenza e alla creazione di legami e opportunità per la crescita personale e delle conoscenze.

Quando un utente realizza le sua attività e completa i suoi obiettivi guadagna punti esperienza che potrà usare come “ricompensa” (punti alleato) all’interno della rete per gli utenti che gli daranno aiuto e supporto nella realizzazione delle sue azioni ed obiettivi. I punti alleato sono la “valuta sociale” che indica quanto una persona si è impegnata ad aiutare gli altri. Questi sono strumenti di Gamification che sono utilizzati e sempre migliorati e arricchiti all’interno dell’Evolving Project.

L’Evolving Project è un social media fondato sui successi ed il supporto reciproco degli utenti. I punti alleato creano gli influencer, che saranno le persone più disposte a contribuire alla crescita dei propri amici.

Nell’Evolvign Project esistono strumenti aggiuntivi, come gli Evolving Dice o le carte Propulsori della Storia, che aiutano nell’analisi e nella risoluzione dei momenti di stallo del percorso di un utente. Sono “giochi” per permettono di attivare processi di pensiero laterale. Gli Evolving Dice servono per analizzare una questione da sei diversi punti di vista diversi. Le carte Propulsori della Storia invece servono per analizzare una situazione a partire dagli elementi che contraddistinguono la sua storia (chi è l’eroe, chi l’antagonista, chi l’alleato e così via).

Nell’Evolving Project il coinvolgimento delle persone passa dalla creazione di condizioni e occasioni in cui sono espressi sentimenti di:

Gioia/Felicità: quando realizzo i miei scopi di vita per mezzo della conquista degli obiettivi. Provo un senso di realizzazione quotidiana nel portare avanti azioni e attività legate al mio desiderio/scopo.

Sorpresa: grazie alla scoperta di possedere buona parte delle conoscenze che servono e che vanno solo messe in ordine e rafforzate dalla motivazione

Ammirazione: verso le persone, che siano professionisti o collaboratori che, una volta legate alle motivazioni, danno il meglio di loro

Apprezzamento: verso quello che è possibile realizzare quando si applicano le giuste metodologie nutrite dalla motivazione

Divertimento: nel partecipare ad una costruzione collettiva in maniera attiva eliminando la sensazione di subire la propria realtà senza poter reagire

Eccitazione: per la conquista degli obiettivi e per il raggiungimento dello scopo come persona e team. Fare parte di un network di persone come me che si vogliono realizzare e sostenersi gli uni con gli altri

Sollievo: nel sapere che non sono solo e che posso trovare soluzioni anche alle situazioni più difficili. Essere parte di un network di Evolver nel quale posso chiedere e ricevere sostegno e scoprire nuove possibilità.

Soddisfazione: per la realizzazione degli scopi che mi sono prefisso insieme al mio team. Condividere quello che di grande abbiamo realizzato con le persone del mio network.

La forza dell’Evolving Project si fondata su un processo costante di ricerca e sviluppo legato al suo sistema, all’introduzione di nuove metodologie e al miglioramento di quelle esistenti in base all’esperienza delle persone, degli imprenditori e dei professionisti iscritti alla piattaforma.

Le necessità degli utenti sono al centro del processo di sviluppo e crescita grazie all’analisi delle attività e dell’utilizzo delle metodologie che mettiamo a disposizione.

L’Evolvign Project estende la sua rete di utenti a tutto il mondo per offrire sempre più opportunità agli Evolver di creare nuove connessioni per espandere le loro possibilità, le loro conoscenze e le loro attività.

Grazie alla ricerca e collaborazione con nuovi professionisti (Master) facciamo crescere l’offerta di metodologie di sviluppo per i nostri utenti e la presenza di figure professionisti di supporto e sostegno per la community.

Rafforziamo e promuoviamo ogni possibilità di collegamento tra gli utenti e con i professionisti, siamo un riferimento per la generazione di metodologie e relazioni che funzionano.

Tenendo sempre sotto controllo la parte economico finanziaria possiamo offrire i servizi ai migliori prezzi, facendo attenzione agli interessi dei lavoratori, dei professionisti e degli investitori.

Grazie ad un costante processo di crescita economica, per mezzo di nuovi prodotti e servizi, possiamo aprire nuove sedi in tutto il mondo.

Focalizziamo costantemente l’attenzione sulle migliori modalità di comunicazione per essere presenti nelle ricerche delle persone hanno bisogno di aiuto per la crescita delle loro imprese. Facciamo promozione ai professionisti che voglio condividere le loro metodologie di successo con il mondo.

Sviluppiamo costantemente il software dell’Evolvign Project per offrire nuove funzionalità che semplificano la vita degli utenti.

Costruiamo relazioni con istituti di ricerca ed università per diventare un punto di riferimento per giovani laureati e ricercatori nell’ambito delle scienze umane e della crescita personale.

Attiviamo con i nostri collaboratori il lavoro in smart working per essere sempre collegati rispettando, comunque, le esigenze personali. Per questo siamo sempre attenti alle migliori tecnologie.

Abbiamo creato un luogo sempre aperto per la proposta di nuove soluzioni e la realizzazione di un costante di miglioramento relazionale, operativo e strategico .

 

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

Inviaci email

Come Funziona Evolving Project: le azioni

Come Funziona Evolving Project: le azioni

Le “azioni” il viaggio continua!

Grazie alle azioni realizzo le mie idee e i miei obiettivi

 

Le Azioni e le Attività sono il mezzo per raggiungere i miei obiettivi
e vivere, giorno per giorno, i miei scopi.

Dal risveglio al mattino a quando finisco la giornata, compio azioni e attività che servono, nella migliore delle ipotesi, per realizzare quello che reputo importante e necessario nella mia vita.

Studio per prendere un diploma o una certificazione, fisso gli appuntamenti con i miei clienti e le attività per realizzare i miei progetti, vado a fare la spesa, passo il tempo con i figli e con gli amici, faccio sport.

Ognuna di queste azioni è legata a uno scopo, che ne sia consapevole o meno.

Anche le azioni e attività che sono obbligato a svolgere, in relazione ai ruoli che interpreto nella vita, sono sempre legati a una visione più grande che sia ideologia o culturale.

Il problema sorge in quello spazio, prezioso e unico, che si viene a creare quando inizio a voler definire e determinare ciò che voglio per la mia vita, come ad esempio il mio modello di benessere. La distanza che separa la visione dalla sua realizzazione è quella che non tutti riescono a colmare. Per questo lo strumento e la filosofia dell’Evolving Project è disegnata per aiutare a colmare questa distanza.

Ma quale è il nemico più grande nel raggiungere i nostri scopi?

Ci sono momenti in cui perdo il senso di quello che sto facendo, il perché, la mia motivazione. Quando accade faccio fatica a svolgere le attività che fanno parte della mia quotidianità, rimandandole continuamente.

In quei giorni in cui ripeto azioni o attività senza trovarne il senso, sto attraversando un momento di assenza di motivazione.

Nell’Evolving Project le azioni e le attività sono sempre collegate a un obiettivo che a sua volta è legato ad uno scopo. Questa connessione ha il preciso intento aiutarci a ripercorrere il viaggio a ritroso che ci porta a ritrovare la motivazione, vale a dire il perché originario.

Dedicarmi, soprattutto nei periodi di difficoltà, a ricostruire quello che mi ha portato in questo preciso momento è un dono che faccio a me stesso e un’opportunità di rimettere a posto tutti gli elementi che ho seminato nel tempo. Avere uno strumento che mi permette di fare questo percorso velocemente e che ho costruito giorno per giorni mi aiuta a guadagnare tempo e chiarezza per dedicarmi maggiormente a quello che reputo importante.

Quando riusciamo a ripercorrere i nostri passi e a ricollegarci alla nostra motivazione ritrovando l’entusiasmo del nostro viaggio l’Evolving Project sta funzionando!

Ad esempio: sto svolgendo una ricerca per un cliente o per un progetto; il lavoro diventa lungo, ripetitivo e noioso. Noto che, ogni volta che mi devo dedicare a questa attività, cerco scuse o mi dedico ad altro. A questo punto apro la mia azione sull’app di Evolving Project e vedo che l’azione è collegata all’obiettivo “Progetto Crescita Cliente X”, entrando nell’obiettivo leggo la la mia motivazione in cui trovo scritto: il mio impegno è realizzare una ricerca efficace per il mio cliente perché sono convinto che la sua crescita, grazie alle mie capacità, permetterà alla mia azienda di avere ancora più importanza nel nostro settore.
Guardo le parole chiave che sono collegate allo Scopo e vedo: realizzazione, successo, crescita, determinazione, innovazione. Ricollegandomi a queste parole ritrovo la motivazione del mio lavoro, quella che mi ha fatto scegliere di prendere quel lavoro e di portarlo avanti. Adesso che mi sono ricollegato alla catena della mia motivazione posso riprendere le mie attività con una nuova consapevolezza.

Se, invece, rileggere gli obiettivi e le parole chiave non bastasse a farmi tornare ai principi che mi motivano e a capire che la mia azione è parte di un progetto più ampio, ho due alternative:

  1. Ri-definire e ri-scrivere l’azione in un modo nuovo, che mi permetta di portare maggiore motivazione in quello che faccio. Per questo, nei diversi percorsi, alla conclusione o meno di un’azione viene compilata la scheda di feedback in cui scrivo gli aspetti salienti di quell’esperienza e le idee su come migliorarla.
  2. Se la difficoltà nel compiere le azioni è molto estesa, l’alternativa è quella di ri-leggere la Dichiarazione di Scopo e valutare se la visione che ho costruito è veramente allineata con quello che sono e che voglio fare.
    Una visione di quello che voglio raggiungere mi aiuta a superare i momenti di difficoltà. Se questa visione, però, per qualche ragione non è più sufficiente, diventa necessario ri-percorrere quello che ho definito nella Dichiarazione di Scopo e, se lo reputo necessario, aggiornarla alla luce della mia nuova comprensione. In questo caso la soluzione migliore è creare una copia della Dichiarazione di Scopo alla data attuale usando la funzione time machine che mi permette di “congelare” e duplicare scopo, obiettivi e azioni a quel momento e partire con una nuova versione su cui posso fare modifiche senza cancellare il mio passato.

Una scheda attività secondo il modello Evolving Project è composta da:

  • il nome dell’azione creato nell’obiettivo quando sono state definite le to-do list
  • il riferimento all’obiettivo, per sapere sempre cosa voglio raggiungere e poter tornare allo scopo che mi sprona
  • la data di inizio e fine e l’orario in cui ho deciso di svolgere la mia azione o attività
  • la descrizione di quello che voglio fare
  • un file template (opzionale) inserito dal creatore dell’azione
  • una sezione per caricare i nostri file che possono essere i template compilati o altri documenti che reputo importanti

Ogni azione, inserita nel calendario giornaliero, aiuta a organizzare le giornate verso la conquista degli obiettivi e la realizzazione dello scopo.

Comunque, quando organizzo le mie azioni facci attenzione a un principio fondamentale:

la vita non è una linea retta.
gli imprevisti e i cambi di direzione
mi accompagnano ogni giorno.

Il suggerimento che dò è quello di distribuire le azioni e le attività, soprattutto agli inizi, per un massimo di quattro ore giornaliere lasciando il resto della giornata a imprevisti e cambi di direzione.

In questo modo evitiamo la frustrazione che nasce dal vedere il calendario colmo di attività che non abbiamo realizzato.

Se nell’arco delle quattro ore abbiamo concluso tutto quello che avevamo programmato, e abbiamo ancora tempo, possiamo avvantaggiarci svolgendo attività progettate per i giorni successivi e liberare così tempo e possibilità per l’inserimento di nuove azioni e attività.

Alla data di chiusura dell’azione o dell’attività è importante compilare la scheda di feedback: in questo modo lascio un’indicazione delle ragioni che hanno determinato il risultato e posso trarne spunto e suggerimento per le azioni successive. Facendo così costruisco la mia “capsula del tempo” che mi aiuterà a migliorare la mia vita grazie ai suggerimenti del mio sé del passato.

Le schede di feedback non sono obbligatorie. La compilazione o meno è legata all’importanza del feedback che voglio lasciare, se voglio ricordarmi di qualcosa di utile o condividere un aspetto particolare della mia esperienza.

Le azioni sono lo strumento fondamentale per la realizzazione dello scopo.

Azione dopo azione realizzo già il mio scopo
perché  sono la sua materializzazione e
i mattoni del mio palazzo

 

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

Inviaci email