Progetti per il futuro qual è l’impresa di domani?
Progetti per il futuro quale è l’impresa di domani?
Progettare oggi quello che sarà il domani dell’impresa
Albert Einstein ha detto: “La capacità di sollevare nuovi dubbi, di aprire nuove possibilità, di considerare vecchi problemi da una prospettiva diversa richiede un’immaginazione creativa, e rappresenta il vero progresso della scienza”.
L’imprenditoria affronta nuove sfide e nuovi paradigmi e oggi il concetto di innovazione è diventato una necessità legata ad un nuovo modo di fare impresa…
Innanzitutto partiamo da una definizione di cosa significa innovazione per poi vedere le tre caratteristiche delle imprenditrici e degli imprenditori innovativi.
L’innovazione è la capacità di riuscire a valutare un’ampia varietà di idee cercando di non scartare nessuna finché non hanno cominciato a prendere una forma coerente che spesso si manifesta in modi che nessuno avrebbe previsto né immaginato.
Detto questo le caratteristiche delle imprenditrici e degli imprenditori innovativi sono:
- Promuovere la volontà e la capacità di collaborare.
- Favorire un sistema interno che apprende dalle scoperte legate alla sperimentazione di differenti soluzioni
- Avere la capacità di prendere decisioni integrative che vuol dire possedere una grande capacità di astrazione e di utilizzo del pensiero laterale.
Uno dei miti da sfatare riguardo all’innovazione, come la capacità di vedere nuove connessioni in quello che già esiste, riguarda la convinzione che l’imprenditrice e l’imprenditore dell’innovazione siano geni visionari seguiti come guru dai propri lavoratori. In realtà queste figure non sono mai esistite, al massimo ci siamo identificati con le persone che rappresentano l’immagine dell’azienda. Se pensiamo ad esempio al simbolo dell’innovazione Steve Jobs, possiamo vedere che nei suoi grandi progetti come Apple e Pixar la sua grande capacità è stata quella di individuare le figure con cui create le sue imprese piuttosto che essere l’unico visionario al comando.
I veri promotori dell’innovazione sono quelle figure che sanno creare le condizioni, grazie alle quali, le persone che hanno scelto come collaboratori sono in grado di esprimere le loro migliori capacità. Come diceva Edison il genio è 1% ispirazione e 99% traspirazione.
La vera innovazione è il risultato di un’azione collettiva in cui le imprenditrici e gli imprenditori favoriscono la creazione di uno scambio e di un confronto, gestendo i conflitti e favorendo il riconoscimento delle singolarità che da vita ad idee innovative e che cambiano la realtà che ci circonda.
Un concetto fondamentale da conoscere è quello di paradosso! Il paradosso è un buon amico dell’innovazione e rappresenta una verità che contiene elementi contraddittori ma che rimane comunque vera, è una proposizione formulata in apparente contraddizione con l’esperienza comune o con i principi elementari della logica, ma che all’esame critico si dimostra valida.
Parliamo di paradossi perché nell’innovazione spesso le attività da mettere in campo sembrano apparentemente contraddittorie ma come direbbe Shakespeare “c’è del metodo nella sua follia”
La leadership dell’innovazione è una danza costante tra più elementi apparentemente contraddittori ma che si incontrano in costante mutamento nell’attività d’impresa che vuole generare nuove idee e progetti.
I due principali opposti che si trovano nel paradosso dell’innovazione sono:
Libertà VS Controllo
Il leader dell’innovazione deve saper lasciare totale libertà di azione alle persone che ha scelto come collaboratori, ma nello stesso tempo deve saper imporre un controllo per evitare la dispersione delle energie e delle idee che rischierebbe di portare al fallimento dei progetti. Ad esempio i due principali vincoli di un progetto creativo sono il budget ed il tempo impostare queste variabili in maniera ferrea permette di avere dei limiti che tutti possono capire. All’interno di queste variabili però è necessario lasciare libertà alle persone di rimettere sempre in discussione tutti gli aspetti fino a che non si sia raggiunto il livello considerato migliore da tutti. Detto questo però non dobbiamo rinunciare agli aspetti gerarchici che continuano ad essere parte del controllo e dei vincoli. All’interno del progetto esisterà sempre un referente che avrà l’ultima parola ma la sua competenza sarà necessariamente quella di saper ascoltare e considerare tutte le opzioni e le voci dei suoi collaboratori. Il ruolo di ultimo decisore è necessario per dare rotta e coerenza al progetto e per permettere a tutti di sapere quali sono i ruoli e le responsabilità, anche se nel processo questi si mescolano e scambiano, ecco un altro paradosso.
Altri aspetti per la realizzazione di un progetto innovativo sono:
Apprendimento per sperimentazioni successive VS Performance
La creatività e l’innovazione si manifestano attraverso la sperimentazione e una costante attività di prove ed errori, ma nello stesso tempo non è possibile lasciare indietro le performance. Questo paradosso permette di procedere per tentativi ma tenendo sempre presente e mirando ad uno standard che nasce dal confronto e dai limiti imposti dal progetto.
Ci vuole:
Pazienza VS Velocità
Un manager dell’innovazione deve poter gestire le diverse nature e espressione del suo team, i naturali e utili conflitti che nascono, i diversi punti di vista, le esperienze contraddittorie che risultano dalla sperimentazione per prove successive, ma nello stesso tempo deve favorire la velocità dei processi, ad esempio attraverso la gestione del conflitto e l’attenzione a non personalizzare i momenti di difficoltà. Velocità significa riuscire ad avere presenti le priorità e favorire così la focalizzazione anche delle persone con cui collaboriamo.
Un aspetto di fondamentale importanza è legato al paradigma:
Bottom-up VS Top-Down
E’ grazie alle informazioni che vengono dal basso che si può sprigionare la spinta all’innovazione collettiva e ampliare esponenzialmente i punti di vista e le possibili soluzioni, ma come abbiamo visto nel contesto del controllo questo deve essere anche riportato ad un sistema gerarchico che consolida la direzione e fa da collettore del flusso di informazioni e creatività che il gruppo riesce a generare. Una catena di ruoli rimane indispensabile per creare un flusso di informazioni da un livello ad un altro dell’impresa.
Abbiamo iniziato a vedere quelli che sono gli elementi fondanti quando vogliamo parlare di innovazione e ancora tanto ci sarà da dire su questo soggetto, ma per il momento possiamo iniziare a prendere queste informazioni e visualizzare le nostre strategie e modalità di messa in pratica perché è così che nasce l’innovazione.
L’innovazione come quell’attività che ci permette di raccogliere informazioni ed iniziare ad elaborare insieme alle nostre persone di fiducia per creare un immagine e dei processi che sono quelli che funzionano al meglio per noi e, chissà che una volta che li raccontiamo non siano la nuova possibilità che altri stavano cercando e che potrebbe cambiare la loro attività o ancora meglio la loro vita.