Come Funziona Evolving Project: le azioni
Come Funziona Evolving Project: le azioni
Le “azioni” il viaggio continua!
Grazie alle azioni realizzo le mie idee e i miei obiettivi
Le Azioni e le Attività sono il mezzo per raggiungere i miei obiettivi
e vivere, giorno per giorno, i miei scopi.
Dal risveglio al mattino a quando finisco la giornata, compio azioni e attività che servono, nella migliore delle ipotesi, per realizzare quello che reputo importante e necessario nella mia vita.
Studio per prendere un diploma o una certificazione, fisso gli appuntamenti con i miei clienti e le attività per realizzare i miei progetti, vado a fare la spesa, passo il tempo con i figli e con gli amici, faccio sport.
Ognuna di queste azioni è legata a uno scopo, che ne sia consapevole o meno.
Anche le azioni e attività che sono obbligato a svolgere, in relazione ai ruoli che interpreto nella vita, sono sempre legati a una visione più grande che sia ideologia o culturale.
Il problema sorge in quello spazio, prezioso e unico, che si viene a creare quando inizio a voler definire e determinare ciò che voglio per la mia vita, come ad esempio il mio modello di benessere. La distanza che separa la visione dalla sua realizzazione è quella che non tutti riescono a colmare. Per questo lo strumento e la filosofia dell’Evolving Project è disegnata per aiutare a colmare questa distanza.
Ma quale è il nemico più grande nel raggiungere i nostri scopi?
Ci sono momenti in cui perdo il senso di quello che sto facendo, il perché, la mia motivazione. Quando accade faccio fatica a svolgere le attività che fanno parte della mia quotidianità, rimandandole continuamente.
In quei giorni in cui ripeto azioni o attività senza trovarne il senso, sto attraversando un momento di assenza di motivazione.
Nell’Evolving Project le azioni e le attività sono sempre collegate a un obiettivo che a sua volta è legato ad uno scopo. Questa connessione ha il preciso intento aiutarci a ripercorrere il viaggio a ritroso che ci porta a ritrovare la motivazione, vale a dire il perché originario.
Dedicarmi, soprattutto nei periodi di difficoltà, a ricostruire quello che mi ha portato in questo preciso momento è un dono che faccio a me stesso e un’opportunità di rimettere a posto tutti gli elementi che ho seminato nel tempo. Avere uno strumento che mi permette di fare questo percorso velocemente e che ho costruito giorno per giorni mi aiuta a guadagnare tempo e chiarezza per dedicarmi maggiormente a quello che reputo importante.
Quando riusciamo a ripercorrere i nostri passi e a ricollegarci alla nostra motivazione ritrovando l’entusiasmo del nostro viaggio l’Evolving Project sta funzionando!
Ad esempio: sto svolgendo una ricerca per un cliente o per un progetto; il lavoro diventa lungo, ripetitivo e noioso. Noto che, ogni volta che mi devo dedicare a questa attività, cerco scuse o mi dedico ad altro. A questo punto apro la mia azione sull’app di Evolving Project e vedo che l’azione è collegata all’obiettivo “Progetto Crescita Cliente X”, entrando nell’obiettivo leggo la la mia motivazione in cui trovo scritto: il mio impegno è realizzare una ricerca efficace per il mio cliente perché sono convinto che la sua crescita, grazie alle mie capacità, permetterà alla mia azienda di avere ancora più importanza nel nostro settore.
Guardo le parole chiave che sono collegate allo Scopo e vedo: realizzazione, successo, crescita, determinazione, innovazione. Ricollegandomi a queste parole ritrovo la motivazione del mio lavoro, quella che mi ha fatto scegliere di prendere quel lavoro e di portarlo avanti. Adesso che mi sono ricollegato alla catena della mia motivazione posso riprendere le mie attività con una nuova consapevolezza.
Se, invece, rileggere gli obiettivi e le parole chiave non bastasse a farmi tornare ai principi che mi motivano e a capire che la mia azione è parte di un progetto più ampio, ho due alternative:
- Ri-definire e ri-scrivere l’azione in un modo nuovo, che mi permetta di portare maggiore motivazione in quello che faccio. Per questo, nei diversi percorsi, alla conclusione o meno di un’azione viene compilata la scheda di feedback in cui scrivo gli aspetti salienti di quell’esperienza e le idee su come migliorarla.
- Se la difficoltà nel compiere le azioni è molto estesa, l’alternativa è quella di ri-leggere la Dichiarazione di Scopo e valutare se la visione che ho costruito è veramente allineata con quello che sono e che voglio fare.
Una visione di quello che voglio raggiungere mi aiuta a superare i momenti di difficoltà. Se questa visione, però, per qualche ragione non è più sufficiente, diventa necessario ri-percorrere quello che ho definito nella Dichiarazione di Scopo e, se lo reputo necessario, aggiornarla alla luce della mia nuova comprensione. In questo caso la soluzione migliore è creare una copia della Dichiarazione di Scopo alla data attuale usando la funzione time machine che mi permette di “congelare” e duplicare scopo, obiettivi e azioni a quel momento e partire con una nuova versione su cui posso fare modifiche senza cancellare il mio passato.
Una scheda attività secondo il modello Evolving Project è composta da:
- il nome dell’azione creato nell’obiettivo quando sono state definite le to-do list
- il riferimento all’obiettivo, per sapere sempre cosa voglio raggiungere e poter tornare allo scopo che mi sprona
- la data di inizio e fine e l’orario in cui ho deciso di svolgere la mia azione o attività
- la descrizione di quello che voglio fare
- un file template (opzionale) inserito dal creatore dell’azione
- una sezione per caricare i nostri file che possono essere i template compilati o altri documenti che reputo importanti
Ogni azione, inserita nel calendario giornaliero, aiuta a organizzare le giornate verso la conquista degli obiettivi e la realizzazione dello scopo.
Comunque, quando organizzo le mie azioni facci attenzione a un principio fondamentale:
la vita non è una linea retta.
gli imprevisti e i cambi di direzione
mi accompagnano ogni giorno.
Il suggerimento che dò è quello di distribuire le azioni e le attività, soprattutto agli inizi, per un massimo di quattro ore giornaliere lasciando il resto della giornata a imprevisti e cambi di direzione.
In questo modo evitiamo la frustrazione che nasce dal vedere il calendario colmo di attività che non abbiamo realizzato.
Se nell’arco delle quattro ore abbiamo concluso tutto quello che avevamo programmato, e abbiamo ancora tempo, possiamo avvantaggiarci svolgendo attività progettate per i giorni successivi e liberare così tempo e possibilità per l’inserimento di nuove azioni e attività.
Alla data di chiusura dell’azione o dell’attività è importante compilare la scheda di feedback: in questo modo lascio un’indicazione delle ragioni che hanno determinato il risultato e posso trarne spunto e suggerimento per le azioni successive. Facendo così costruisco la mia “capsula del tempo” che mi aiuterà a migliorare la mia vita grazie ai suggerimenti del mio sé del passato.
Le schede di feedback non sono obbligatorie. La compilazione o meno è legata all’importanza del feedback che voglio lasciare, se voglio ricordarmi di qualcosa di utile o condividere un aspetto particolare della mia esperienza.
Le azioni sono lo strumento fondamentale per la realizzazione dello scopo.
Azione dopo azione realizzo già il mio scopo
perché sono la sua materializzazione e
i mattoni del mio palazzo
Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento
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