unconventional marketing

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unconventional marketing
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Se sei annoiato delle solite tecniche di comunicazione, questo 
è il podcast che fa per te. 
Se vuoi dare un’accelerata alla tua strategia di marketing ed entrare nella testa del tuo target, diventando memorabile e virale 
sei nel posto giusto.
Inizia a comunicare il tuo prodotto in modo diverso, 
unico e divertente 
sfruttando le tecniche dell’unconventional marketing.

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Trascrizione del Podcast

Tecniche di comunicazione del marketing non convenzionale.

Chiariamo subito un punto: ti parlerò di tecniche che prevedono una spiccata dose di creatività e di pensiero fuori dagli schemi.

Non cadere però nell’errore, per quanto comune, che quando si pensa alla creatività e al pensiero divergente bisogna avere un team di specialisti e di creativi (..certo, se ce l’hai anche meglio!)
Ma, ti mostrerò che le azioni di marketing non convenzionale possono essere anche piccole, ma dal grande impatto comunicativo e che, alle volte, basta usare l’accuratezza di agopunture per avere grandi risultati.
Sarai sicuramente consapevole che, oggi come oggi, 
la comunicazione nel marketing passa da una serie di tecniche di persuasione (se non lo sai ascolta il mio podcast dedicato a questo tema, subito..io ti aspetto qui! Ascoltato? Bene.) 
dicevo… che insieme alle tecniche di persuasione devi necessariamente associare alle tue strategie di marketing un carico emotivo forte: lo scopo è di entrare in connessione empatica con il tuo target.

La strategia di marketing di persuasione + connessione emotiva con il target è alla base del marketing non convenzionale, in altre parole: da brand centric a people centric.
Questo cambiamento di prospettiva nasce da diverse motivazioni, in primis, il disinteresse nei confronti della pubblicità tradizionale .

Mi spiego..
con l’avvento di internet e dei social media i rapporti tra brand e consumatore, infatti, sono cambiati radicalmente:
la relazione emotiva, e la sinergia tra le due parti è diventata fondamentale.

Gli utenti sono più consapevoli grazie alle molteplici fonti di informazione offerte dal web, e intrattengono tra loro… conversazioni sui brand; 
è inevitabile che da questo dialogo e confronto tra gli utenti la fiducia è riposta nei propri pari e nelle loro opinioni piuttosto che riporre la propria fiducia nella pubblicità.

Un dato importante di analisi del mercato ci dice che attualmente le recensioni online sono uno dei principali fattori che influenzano le decisioni d’acquisto.

Il marketing non convenzionale, nasce dall’ascolto di quello che dice il consumatore in merito al tuo brand.
Il consumatore prende il nome di prosumer (def: Il destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo) ebbene si: il consumatore è il protagonista attivo della campagna di marketing. 

Il prosumer, nell’unconventional marketing, ha un’esperienza immersiva nella tua strategia che lo avvolge, facendogli capire cosa prova nell’utilizzo o nel possesso del tuo prodotto.
Nel mondo dell’unconvetional marketing esistono diverse strategie
La prima che ti presento è il guerilla marketing.
Nascita: Il primo a introdurre questa forma di marketing fu il pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson, quando nel 1984 lo definì una strategia pubblicitaria non convenzionale, a basso budget, che mira a generare sorpresa nel pubblico tramite azioni rapide, inattese e imprevedibili.
PRO: forte impatto,
PRO: colpire lo spettatore quando meno se lo aspetta, in luoghi che vanno dalle strade cittadine agli edifici pubblici per fino ai nastri bagagli degli aeroporti.

Si gioca dunque sull’effetto sorpresa e sulla viralità che le azioni di guerilla generano alimentando il passaparola degli utenti e la copertura mediatica dell’iniziativa, con l’obiettivo di aumentare la visibilità e la notorietà del brand protagonista.
Gli elementi chiave di un’azione di guerrilla marketing sono diversi, accumunati tutti dall’elemento dell’imprevedibilità.
Alla base ci deve essere un’idea creativa originale: bisogna pensare a qualcosa di sorprendente, che attiri l’attenzione del pubblico;
Bisogna operare in tempi brevi: le azioni di guerrilla non durano mai a lungo, e questo contribuisce ad aumentare l’esclusività dell’evento;
L’esecuzione deve essere inaspettata: nessun annuncio, nessuna informazione, l’azione si sviluppa all’improvviso;
I canali mediatici sono sempre attivi e pronti a veicolare la notizia non appena parte la campagna, per ottenere la massima visibilità possibile;
La scelta di luoghi al alto traffico è la mossa vincente: la selezione deve ricadere su luoghi in cui sappiamo di poter intercettare il nostro target e influenzarlo.

L’altra tecnica di marketing non convenzionale legata all’ambiente, in cui gli utenti vivono, è l’ambient marketing
Anche in questo caso gli elementi chiave sono imprevedibilità, sorpresa, generare viralità; 
l’ambient marketing si distingue dal guerilla marketing perché sfrutta a pieno gli spazi urbani e gli elementi che questi offrono per veicolare il messaggio della campagna pubblicitaria, appropriandosene e modificandoli in base alle proprie esigenze .

Ambient marketing di IKEA Francia

Lo spazio viene così reinterpretato e dotato di un nuovo significato, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza memorabile
 associata positivamente al brand.
Esempi tipici di ambient marketing sono le modifiche apportate a spazi frequentati quotidianamente, come le stazioni della metropolitana o le pensiline degli autobus.

Una campagna molto efficace, per esempio, è stata quella di Ikea Francia che a maggio 2019 ha arredato le fermate della metropolitana di Parigi con il suo catalogo per pubblicizzare per promuovere il nuovo punto vendita.

Non solo grandi brand: 
un esempio virtuoso di ambient marketing ce lo dà un piccolo negozio di frutta e verdura che ha appeso agli alberi presenti in strada (spogli per l’inverno) mele rosse con l’etichetta con i riferimenti del negozio.
Altri esempi di ambient marketing a basso costo sono lo stickering (ovvero attaccare in giro adesivi) oppure il sampling (ovvero distribuire campioni di prodotto gratuiti.

Nike Vs Reebok

Restando sempre su tecniche di marketing non convenzionale che prevedono l’intervento in ambiente pubblico, voglio parlarti dell’ ambush marketing
Ambush significa letteralmente “tendere un’imboscata” è il marketing che si “auto-invita” a grandi eventi a cui naturalmente non è invitato.
Ecco perché imboscata.
Il pubblico che vede il brand ambusher è portato ad associare il brand al grande evento al pari degli altri sponsor che hanno pagato bei soldi per essere ufficialmente invitati.
Il primo esempio di ambush marketing lo troviamo nel 1996 alle Olimpiadi di Atlanta: in quell’occasione in cui lo sponsor ufficiale era Reebok… il vincitore di 2 medaglie d’oro Ben Johnson …posa con le scarpe Nike in bella mostra schiacciando completamente lo sponsor ufficiale.

Finora abbiamo visto tecniche di marketing non-convenzionale con azioni che prevedono il contesto urbano o eventi particolari in cui l’utente è spettatore passivo.
Esistono altre tecniche applicabili di marketing non convenzionale attuabili nel web come: il virale marketing
Il marketing virale prevede che l’utente sia attore protagonista della strategia di marketing non convenzionale.
Come dice la parola, il viral marketing ha come obiettivo la “viralità”tramite la diffusione del messaggio (Seth Godin parla in merito dell’idea virus che si spande nella rete come “passaparola” degli utenti).
Il messaggio perché sia virale deve essere efficace e deve dare valore al destinatario, essere in linea con i suoi bisogni ed interessi 
rimanendo sempre coerenti con gli obiettivi e i valori del brand.
Il messaggio passa di utente in utente,
proprio come un virus che si espande ed infetta tutti: 
i destinatari diventano, quindi, veicoli di diffusione del messaggio e protagonisti attivi del marketing.

Per determinare se una campagna diventerà virale o meno è necessario puntare sull’emotività con contenuti coinvolgenti , 
tenere bene presente il momento storico 
e utilizzare sapientemente gli hashtag.

Per esempio, la campagna di Airbnb del 2016 è un perfetto esempio di viral marketing ben riuscito, diventando per l’appunto virale in breve tempo, grazie anche all’hashtag #WeAccept.
È stata trasmessa a un mese di distanza dall’elezione di Donald Trump, in un momento storico particolarmente delicato e di grande attenzione verso alcuni temi sociali quali razzismo, sessismo e omofobia.
Come non citare tra gli esempi Taffo: comunicazione frutto di una ricetta a base di Real Time Marketing e Dark Humour sfruttando i trend del momento .
Oppure la campagna virale organizzata dalla ALS Association per dare visibilità alla lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e per raccogliere fondi : la Ice Bucket Challenge, te lo ricorderai sicuramente si tratta di una serie di video generati dagli utenti che si tirano addosso un secchio di acqua gelata.
La strategia di marketing non convenzionale può passare anche tramite illustrazione umoristica o vignette. 
Il massimo esponente è Tom Fishburne fondatore di Marketoonist, ovvero:
fare marketing non convenzionale attraverso ironia e disegni .

Alcuni brand che hanno chiamato Fishburne a collaborare per loro sono : Google, IBM, LinkedIn, New York Times, Wall Street Journal . 

L’obbiettivo delle vignette è quello di dire con il disegno, 
Tom Fishburne per descrivere marketoonist dice: “Se un’immagine racconta più di mille parole, un marketoon racconta più di mille diapositive powerpoint noiose”. 
Così il messaggio si diffonde, diventa virale e viene ricordato.
Esempio nostrano in linea con markettonist è l’ Estetista Cinica.
Dietro al nickname estetista cinica troviamo Cristina Fogazzi che è un’estetista – cinica – diventata popolare per la sua ironia pungente e per la sua schiettezza. Ha un blog seguitissimo, un affezionato gruppo di follower su Instagram e una linea di prodotti estetici che va a ruba. Si è fatta conoscere anche grazie alle sue ironiche vignette.

Facciamo qualche considerazione finale: sicuramente tra i vantaggi dell’unconventional marketing c’è la capacità di attirare l’attenzione e raggiungere con un messaggio potente il target di riferimento, importante è sempre dare un occhio ai costi ,
Attenzione, però, ci sono alcuni errori che potrebbero dare risultati opposti rispetto a quelli auspicati.
Il primo rischio è “stancare” il pubblico 
proponendo sempre iniziative alla continua ricerca dell’originalità a tutti i costi, alla fine, si rischia di scadere nella banalità.
Altro rischio è non comunicare al target giusto 
ed ecco che le nostre fatiche si perdono nel mare del marketing.

Vediamo quindi quali sono le regole dell’unconventional marketing:
– studiare profondamente la mission, la vision e gli obiettivi del brand
– conoscere il target: i suoi bisogni e desideri espressi ed inespressi, le curiosità, al fine di renderlo assoluto protagonista della campagna di marketing
– non ultima è necessaria un’ attenta analisi del budget a disposizione 
ed infine la scelta degli spazi dove l’iniziativa di marketing non convenzionale prenderà forma.

Vuoi fare unconventional marketing, fallo!
Pensa in grande e fai volare la tua creatività 
ma tieni sempre a mente che al centro di tutto c’è il tuo target, 
i suoi interessi …stupiscilo!
Coinvolgilo!
Mettilo al centro della tua comunicazione!

Siamo arrivati al termine della nostra chiacchierata, inizia da subito a distinguerti pensando fuori dagli schemi being unconventional!
Sul nostro sito evolvineproject.it trovi tutti i link per “toccare con mano” esempi di marketing non convenzionale.

Alla prossima, stay Evolver!