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Le strategie di marketing più comuni

Le strategie di marketing dalle più datate alle più recenti e performanti

Le strategie di marketing più utilizzate dai brand più famosi

 

Il marketing convenzionale, in “punta di piedi” e “non convenzionale”: dall’analisi del brand fino alle tecniche più efficaci e alternative

 

Quando vuoi vendere il tuo prodotto, come fai?
Fai del tuo business una strategia, o sei un venditore “porta-a-porta”?

On line troverai strategie di vendita e guru che ti dicono che è meglio la “loro” strada piuttosto che quella che stai seguendo.

Vorrei rassicurarti nel dirti che prima di mollare tutto al guru di passaggio o di scaricare mille documenti sul marketing e sulla strategia di vendita… leggi questo articolo e verifica il tuo business: di seguito trovi le diverse strategie di marketing utilizzate dai più grandi brand esistenti e validate dai successi che essi hanno raggiunto all’interno del loro business.

Marketing “tradizionale”

Per promuovere un brand o un prodotto, la prima strategia di marketing che si presenta alla mente è la pubblicità in televisione, sui giornali, alla radio perché è quella a cui sei abituato fin da piccolo.

È il cosiddetto marketing dell’interruzione o interruption marketing, tecnica della grande famiglia dell’outbound marketing, ormai datata e fastidiosa perché, come indica il termine stesso, “interrompe” quello che l’utente stava facendo/guardando/leggendo.

Altre tecniche di interruption marketing  altrettanto datate e fastidiose (nonostante ancora utilizzate da alcune agenzie) sono il telemarketing e i call center.

Perché allora, per esempio, in Tv vedi ancora passare pubblicità?

Perché anche lo spot televisivo  si è adeguato al contesto; per esempio, durante la partita di calcio dei mondiali le pubblicità che passano sono quelle relative a macchine, beauty, sport, health, spot la cui  core area comunicativa è in linea con le persone che sono collegate a vedere la partita e quindi, possibili clienti reali. Non solo: la comunicazione dello spot televisivo è diventata coinvolgente, empatica e fortemente emozionale. Insomma anche bella da vedere.

Quindi a meno che tu non abbia a disposizione un ampio budget per creare pubblicità degne di Cannes … questa strada non è così raccomandabile.

Marketing del consenso

In opposizione all’interruption marketing, Seth Godin introduce il marketing del consenso o permission marketing. Si tratta di una strada molto interessante perché sarà l’utente a scegliere se ricevere notizie, comunicazione, e-mail, aggiornamenti relativi alla tua azienda o ad un prodotto che gli interessa.

La strategia da costruire deve avere allora come scopo quello di indurre l’utente ad accettare volontariamente comunicazioni da parte dell’azienda, perché interessato ai contenuti si dilegua che quest’ultima esprime ed intende condividere.

Ed arriviamo al content marketing ( marketing dei contenuti) : se un brand propone solo una comunicazione uni-direzionale con il solo obiettivo di vendere, l’utente si dilegua (reazione classica davanti al venditore “porta a porta”).

Se, invece, il brand inizia a strutturare la propria comunicazione sviluppando contenuti di qualità, in modo empatico con i proprio possibili clienti allora saranno essi stessi a voler seguire il brand e a voler interagire iscrivendosi alla newsletter, o al canale you tube o ad essere follower sui canali social attivi (chiudendo il cerchio con il permission marketing).

Questo “cerchiocontent marketing-permission marketing è complesso  perché implica molto lavoro creativo e abili strategie comunicative per attirare gli utenti ..ma sicuramente puoi ottenere ottimi risultati.

 

Marketing in “punta di piedi”

Marketing del permesso + il content marketing , costituiscono una comunicazione non invasiva, ma non per questo meno efficace. Come teorizzato da Godin, questo tipo di comunicazione gentile funziona di più e meglio rispetto ai messaggi urlati ai quattro venti.

Per visualizzare questa strategia pensa ad un imbuto suddiviso in sezioni. Perché imbuto? Perché all’inizio parli a tanti ,ma, mano a mano che la strategia  prende forma, il numero dei destinatari si assottiglia, fino a ridursi sensibilmente : in pochi rimarranno fino alla vendita. Nella parte alta più larga dovrai parlare a più persone possibili (interessate potenzialmente al tuo brand e al tuo prodotto) ed “attirarle” a seguirti e a divenire “spontaneamente” parte della tua fan base.

Qui il tuo pubblico ascolta quello che hai da dire perché è interessato ai tuoi contenuti, perché offri loro notizie interessanti, rubriche tematiche nuove e coinvolgenti. Hai catturato la loro attenzione ma attenzione a parlare di vendita!

Scendiamo nell’imbuto e le persone che prima ti ascoltavano (permission marketing) ed erano interessate a quello che stavi dicendo (content marketing) vengono naturalmente portate a compiere un’azione nei confronti del tuo brand (scaricano una risorsa che hai messo a disposizione, scaricano dal sito il catalogo dei tuoi prodotti, chiedono informazioni sul punto vendita). Hai interessato qualcuno al tuo prodotto perché hai acquisito credibilità. Adesso puoi proporre qualcosa: un sconto, un coupon, un servizio extra sul primo acquisto. Stai ancora offrendo risorse non stai ancora vedendo!

 

Scendiamo ancora : quei contatti che si sono interessanti e che hanno chiesto lo sconto adesso sono pronti all’acquisto.

Usciamo dall’imbuto e spesso si compie il FATAL ERROR del marketing: una volta avvenuta la vendita… salutiamo il cliente e “tante care cose”. Una volta acquisito il cliente questi va letteralmente “coccolato”  perchè lui stesso spontaneamente e in “punta di piedi” diventi il brand Ambassador, lo sponsor, il divulgatore del valore del nostro brand o prodotto. Un cliente che non si sente unico e prezioso ..sono due clienti persi!

 

Marketing non convenzionale

Per quanto le tecniche di comunicazione canoniche siano efficaci, se ben pensate e costruite,  sono piuttosto standardizzate ed il tasso di conversione da utente a cliente è basso rispetto a tecniche di marketing pensate fuori dagli schemi.

Il cambiamento di prospettiva necessario per attivare le tecniche di marketing non convenzionale (che potrai trovare spiegate con esempi pratici  nel Podcast in uscita venerdì) è “il marketing non è più per il target , ma è costruito dal target”.

Il consumatore diviene prosumer ( def: Il destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo): egli esce dal ruolo passivo di consumatore di beni e fruitore di servizi, ma è partecipe delle diverse fasi del processo produttivo. In sostanza , egli è parte stessa del brand  di cui si fa porta voce e in cui si riconosce

 

Il brand ha quindi il dovere sempre più impellente di ascoltare il proprio pubblico e creare contenuti in linea con gli interessi di questo per generare engagement e coinvolgerlo nella costruzione del brand e dei valori.

Il focus è: come i prodotti possano far vivere determinate esperienze a li acquista.

Da questo concetto chiave prendono forma campagne di marketing coinvolgente in cui il target vive in prima persona ed è il protagonista dell’esperienza.

Ecco alcuni esempi:

 

Il concorso lanciato da San Carlo che invita i consumatori a creare il proprio gusto di patatine.
Fonte: San Carlo

Iniziativa di unconventional merkting attuata da Coop’s Paints. Fonte: Delnext.com

Una panchina del Madison Square Park di New York privata della seduta e con il logo Nike. L’invito è chiaro: corri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le strategie di marketing sono diverse ma tutte hanno al centro l’utente finale e le sue necessità.

Prima di tutto, quindi, pensa al tuo possibile cliente, pensa a quello che gli serve e se fossi tu stesso il “possibile cliente”…come vorresti che un brand si rivolgesse a te?

Sei un creativo, pensi fuori dagli schemi: avventurati nel marketing non convenzionale e fatti vedere.

Se non lo sei, non importa: abbi sempre cura dei tuoi contenuti, del tuo target e usa l’imbuto!

 

 

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Evolving Project: i Percorsi del cambiamento

Evolving Project: cosa sono i Percorsi e come utilizzarli per la tua evoluzione

I Percorsi sono il luogo in trovi tutti gli strumenti utili per la tua evoluzione, il  supporto e l’aiuto per la costruzione del tuo futuro

 

Quando ci riuniamo, ci aiutiamo, ci confrontiamo e sosteniamo

siamo in grado di realizzare ciò che prima 

sembrava impossibile.

 

Per realizzare qualsiasi cosa serve una successione di eventi legati tra loro e in cui tutte le persone collaborano e sono informate e coordinate. Quando questa condizione si realizza sembra che nulla sia impossibile.

Nell’Evolving Project e percorsi hanno la funzione di raccogliere tutti gli strumenti e le metodologie che necessarie al realizzare Scopi, Obiettivi e Azioni deli utenti e dei team.

Ci sono tre tipologie di percorsi:

  1. Percorsi Pubblici
  2. Percorsi Condividi
  3. Area Personale

Percorsi Pubblici sono il luogo in cui gli Evovler (gli utenti di Evolving Project) possono vedere i percorsi che sono presenti all’interno della piattaforma come modelli di sviluppo e progetti, e possono iscriversi per poter utilizzarne i contenuti  all’interno dei loro Percorsi Personali. I Percorsi Pubblici sono un luogo in cui i Coach i formati e i consulenti presenti nell’Evolving Project condividono idee e metodologie per il miglioramento della condizione imprenditoriale e personale, giocando un ruolo attivo nella comunità per favorire la crescita collettiva. È un luogo di scoperta e di crescita in cui condividere, aiutare ed essere aiutati.

I Percorsi Condivisi sono creati dai Coach, Formati e Consulenti presenti nell’Evolving Project per supportare e guidare gli Evolver in percorsi guidati. Un utente può accedere ai percorsi condivisi solo su invito del formatore e segue il percorso sotto la sua diretta supervisione. Questi sono i percorsi in cui si imparano ad usare le diverse metodologie che poi potremo riutilizzare come meglio crediamo nei nostri percorsi personali.

L’area personale, che viene creata al momento della registrazione nella piattaforma, contiene gli scopi, gli obiettivi e le azioni che voglio realizzare e mostra il calendario delle mie attività. Gli Scopi, gli Obiettivi e le Azioni sono aggiunti a partire dai Percorsi Pubblici a cui mi iscrivo.
Ogni volta che mi iscrivo ad un percorso pubblico gli Scopi, Obiettivi e azioni in esso contenuti diventano disponibili nella mia area personale. In questo modo ho a disposizione tutte le metodologie presenti dell’Evolving Project per sperimentare e costruire la mia evoluzione.
Quando utilizzo nel mio percorso personal i contenuti copiati dai percorsi pubblici posso modificarlo a mio piacimento rendendoli totalmente compatibili alle mie necessità. Se ho dei dubbi posso sempre contattare il creatore del percorso (il cui nome è indicato nei credits degli scopi, obiettivi e azioni) e chiedere il suo aiuto.
Oltre a questo elementi alla conclusione di ogni azione e alla conquista dei miei obiettivi posso lasciare un feedback, vale a dire compilare una scheda in cui mi segno se:

  • ho realizzato quello che desideravo
  • come è andata
  • cosa posso migliorare la prossima volta

Questo semplice documento, da compilare con pochi elementi chiave è estremamente prezioso perché è lo strumento che serve per nutrire la mia motivazione e per creare un costante miglioramento in quello che faccio. E’ utile pensare al feedback come ad una “capsula del tempo” in cui mando messaggi al mio futuro me su come migliorare la mia vita in base alle mie esperienze passate. Cerco sempre di compilare la scheda di feedback perché so quanto è importante e anche se nel momento mi può fare fatica, quello sforzo sarà ripagato completamente nel futuro.

I percorsi dell’Evolving Project  sono stati costruiti in base ai principi della Gamification, per cui ogni volta che realizzo un’azione o conquisto un obiettivo guadano punti esperienza (definiti dal creatore dell’azione e dell’obiettivo) e conquisto il badge legato all’obiettivo che sarà visibile nel mio profilo utente nella sezione “Le mie Conquiste”. Sia i punti esperienza che i Badge guadagnati mi daranno costantemente la misura del mio avanzamento all’interno del progetto e dell’impegno che sto mettendo nella realizzazione dei miei Scopi.

I Percorsi sono lo spazio di azione personale e di gruppo in cui svolgiamo i nostri esperimenti, verifichiamo i risultati e, raggiungiamo gli obiettivi, realizzando i nostri Scopi.

La forza dei Percorsi è data dal fatto che sono in continua crescita e aggiornamento con scopi, obiettivi e azioni; aumentando le mie possibilità di connessione e scelta.
Questo principio, alla base del modello Evolving Project, è legato alla verifica che

non esiste un solo modello che funziona per ogni persona,
ma ognuno deve trovare il proprio, attraverso prove ed errori. 

Con numerosi strumenti a disposizione, ogni persona è in grado di trovare quelli che le sono più affini. Ciò permette di velocizzare il percorso di crescita e permette, grazie alla possibilità di scelta, di collegarmi più profondamente a chi sono e a ciò che mi fa stare bene.

Le Gilde sono il luogo in cui l’evoluzione individuale e collettiva diventa realtà.

 

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Come Funziona Evolving Project: gli obiettivi

Come Funziona Evolving Project: gli obiettivi il “come” realizzo il mio Scopo, le 4 dimensioni di un Obiettivo.

Conquistando i miei  obiettivi raggiungo i miei scopi e nutro la mia crescita continua.

 

Quando raggiungo gli obiettivi che nascono dai miei scopi,
creo forza, benessere, consapevolezza e gioia.

Parlando di obiettivi, la prima difficoltà che possiamo incontrare è quella di definire cos’è un obiettivo.

A prima vista sembra una cosa molto facile, riesco a pensare a tanti esempi: realizzare un desiderio, portare a chiusura un compito, raggiungere un traguardo.

Effettivamente in queste osservazioni ci sono degli aspetti che caratterizzano gli obiettivi ma manca ancora qualcosa.

Gli obiettivi hanno bisogno di coerenza, di essere collegati a una visione più grande, ad un viaggio “epico”, facendo sì che ogni traguardo raggiunto rafforzi le caratteristiche che, nel loro insieme, esprimono la forza e l’identità del mio progetto.

Nell’Evolving Project gli obiettivi sono  sempre connessi alla Dichiarazione di Scopo. Senza aver compilato la Dichiarazione di Scopo nel sistema non si avrà accesso agli obiettivi.

Come abbiamo visto in questo articolo, la Dichiarazione di Scopo è lo strumento per mettere a fuoco e definire chiaramente quello che voglio raggiungere nella mia attività e nella mia vita.

Partendo da questo documento, la definizione degli obiettivi diventa più facile e intuitiva e il loro collegamento con una visione più grande immediato ed evidente. Lo scopo è la visione di un futuro in cui ho realizzato quello che rende la mia vita piacevole e che mi trasmette un senso di benessere; è una condizione che voglio raggiungere.
Così, ad esempio, lo scopo di un’impresa di successo è legato a una visione in cui i clienti sono soddisfatti, i lavoratori collaborano in armonia rispettando ruoli e responsabilità e l’impresa cresce nel tempo.

Perché questa visione si traduca in realtà dobbiamo raggiungere traguardi concreti: gli obiettivi.

Per avere clienti soddisfatti devo avere individuato chiaramente i loro bisogni e i loro problemi.

Per poter attribuire ai miei collaboratori differenti mansioni devo avere fatto un diagramma dei ruoli e delle responsabilità; ognuno di questi documenti deve essere scritto e deve indicare risultati precisi.

Gli obiettivi hanno caratteristiche di tipo materiale, pratico, organizzativo e motivazionale.

Gli elementi essenziali di un obiettivo nell’Evolving Project sono:

  1. Il nome del mio obiettivo
  2. Cosa avrò alla sua realizzazione
  3. La tempistica in cui voglio realizzarlo
  4. Le parole chiave che individuano il mio obiettivo
  5. Cosa ho e cosa mi manca per raggiungere l’obiettivo
  6. Quali sono i misuratori di risultato quantitativi e qualitativi che dimostrano il suo raggiungimento
  7. Quali sono le Azioni che compongono l’obiettivo
  8. Qual’è il mio impegno per realizzare l’obiettivo
  9. Una citazione che posso usare come rafforzativo per la mia motivazione e quella del team

Creare un obiettivo è un’attività in cui dò il meglio di me, perché rappresenta il mezzo grazie al quale realizzo il mio scopo.

C’è una considerazione importante da ricordare quando penso allo Scopo: realizzarlo significa che giorno dopo giorno la mia vita sarà sempre di più la materializzazione di quell’immagine che avevo individuato quando avevo scritto la mia Dichiarazione di Scopo. Mi trasformo gradualmente nel mio scopo giorno dopo giorno seguendo il cammino che mi sono scritto. Lo scopo non si realizza, si rivela. 

Sperimento quotidianamente, grazie agli obiettivi e alle azioni, i principi e i valori che ho inserito nella mia Dichiarazione di Scopo, divento la visione del mio successo e continuo a viverla nel tempo.

Per questo, dedicare del tempo alla formulazione corretta di un obiettivo è un’atto che esprime il mio desiderio di realizzazione.

Vediamo ora i singoli aspetti della corretta definizione di un obiettivo.

La visione di ciò che avrò alla sua realizzazione

Scrivo un breve testo in cui definisco il risultato che voglio raggiungere.

Se ad esempio l’obiettivo è redigere un documento di Buyer Personas la descrizione sarà:

Avere un elenco delle tipologie dei miei clienti, con le loro caratteristiche in termini di bisogni, problemi, modalità di contatto, volume d’affari, numero di dipendenti, persone con ruoli decisionali a cui rivolgerci per la comunicazione. 

La tempistica

Un obiettivo, a differenza dello scopo, deve avere un inizio e una fine.

Se non raggiungo determinati risultati entro un tempo definito, significa che non ho gli elementi necessari per proseguire nel progetto e gli altri obiettivi collegati non possono partire.

Un’impresa non fallisce perché non si realizza lo scopo ma perché non sono stati raggiunti gli obiettivi, venendo così a mancare, di conseguenza, gli elementi che avevo visualizzato nella Dichiarazione di Scopo.

Indicando una tempistica, posso considerare che:

  • un mese è un obiettivo immediato
  • da un mese a un anno è un obiettivo a breve termine
  • oltre un anno è un obiettivo a lungo termine

La misurabilità dei risultati

Un obiettivo deve essere misurabile.

Se il mio obiettivo è aumentare il volume d’affari, non posso definire il risultato solo come incremento del volume d’affari.

Questo comporterebbe la mancanza di un riferimento chiaro per le persone con le quali comunico.

Come faccio quindi a capire se ho raggiunto l’obiettivo?

Basta fare un po’ meglio dell’anno prima? bisogna fare molto meglio dell’anno prima? che tipo di sforzo è richiesto? in base al valore dei nostri prodotti, quanti ne vogliamo vendere in più? come influisce questo sui costi?

Se identifico il risultato genericamente, lascio spazio alla libera interpretazione, alla confusione e ai conflitti.

Se invece definisco con precisione il mio obiettivo, ad esempio accrescere il volume d’affari del 20% annuo, do una misura chiara, posso calcolare il valore partendo dai dati dell’anno precedente, so quanti clienti devo acquisire o vendite devo realizzare e come queste incidono sulla variazione dei costi.

Permetto a tutto il team di allinearsi e sapere con chiarezza se il risultato è stato realizzato o meno; posso individuare con facilità gli elementi per cui siamo giunti al risultato finale.

Ciò che ho e cosa mi manca per realizzarlo

Questo è un elemento specifico di Evolving Project: è una lista in cui indico tutto ciò che serve per raggiungere l’obiettivo.

Una lista precisa velocizza le attività e mette a fuoco, fin dalla prima formulazione dell’obiettivo, gli elementi chiave che possono garantire il successo.

La lista delle attività da organizzare in base al tempo

Quando definisco un obiettivo, sono ancora nella fase di progettazione. L’azione è ciò che rende le cose reali.

Un chiaro elenco iniziale di tutte le azioni e le attività mi aiuta a costruire il mio calendario e quello del mio team all’interno dell’intervallo temporale dell’obiettivo, per organizzare il tempo e prevedere possibili cambiamenti e difficoltà.

Questa lista sarà utilizzata per descrivere le attività del team, ultimo passaggio di Evolving Project che approfondiremo in un successivo articolo.

Le parole chiave dell’obiettivo (prese anche dalla Dichiarazione di Scopo)

Nella costruzione della Dichiarazione di Scopo abbiamo elencato una serie di parole chiave che mi servono da àncora per ricollegare le idee e la visione espressa nel documento.

Collegare un obiettivo a queste parole chiave significa sapere sempre perché ho deciso di raggiungerlo e dare nuova forza alla motivazione che guida le azioni. Oltre a quelle della Dichiarazione di Scopo posso aggiungere altre parole chiave che reputo utili per rafforzare la mia motivazione verso l’obiettivo e che identificano gli elementi che l’obiettivo vuole portare avanti

Per questo, ad esempio, alcune parole chiave collegate all’obiettivo di definire le Buyer Personas possono essere:

  • realizzare gli scopi professionali e personali dei nostri clienti
  • trovare strumenti utili 
  • focalizzare le migliori conoscenze e capacità dei nostri clienti

Una citazione che rafforzi la mia motivazione

Una citazione che esprime lo spirito con cui raggiungo l’obiettivo rappresenta la cura e l’attenzione che metto, insieme al team, nel creare qualcosa di importante per la nostra attività.

Sembra un’attività superflua, se pensiamo a tutto quello che deve essere fatto per portare avanti un’impresa, ma proprio in questo gesto è racchiuso il desiderio di creare qualcosa di importante per me stesso e per le persone con cui lavoro.

È un gesto di benessere con cui completo la definizione del mio obiettivo, a cui ho dato valore, importanza e forza.

A questo punto sono pronto a partire nella definizione e calendarizzazione delle azioni e attività che daranno inizio al viaggio che si compie giorno per giorno e che è la vera sfida da affrontare.

Un ultimo aspetto, di grande importanza, è il feedback che è richiesto allo scadere del tempo o alla realizzazione dell’obiettivo.

Il feedback è una scheda che contiene pochi elementi importanti e che deve essere compilata in maniera tempestiva e chiara.

Gli elementi della scheda di feedback sono:

  • Ho realizzato il mio obiettivo?
  • Quali sono gli aspetti più importanti che ho osservato?
  • Come si potrebbe fare meglio la prossima volta?

A queste domande rispondo in maniera sintetica per non perdermi è lasciare le informazioni più importanti che posso rileggere nel futuro. Bastano poche indicazioni.

In queste schede è contenuto tutto ciò che serve per migliorare la mia impresa.

Posso leggerle alla conclusione dell’obiettivo oppure prima di costruire un obiettivo simile o che si basa sui risultati dell’obiettivo concluso.

È un’attività che deve essere inclusa nelle tempistiche di lavoro perché i suoi frutti saranno utili alla crescita e allo sviluppo di tutta l’attività.

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

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Come Funziona Evolving Project: dichiarazione di scopo parte 2

Come Funziona Evolving Project: la dichiarazione di scopo parte seconda

Evolving Project come funziona: Completo la mia Dichiarazione di Scopo

Metto insieme le mie risposte in un documento unico che racchiude lo Scopo della mia Impresa

 

Organizzare i miei pensieri e le mie visioni in maniera coerente e consistente mi porta chiarezza e capacità di condivisione.

 

Come abbiamo visto nella prima parte la Dichiarazione di Scopo è il documento che uso per mettere a fuoco la visione del successo della mia impresa a partire dai bisogni dei miei clienti, fino ad arrivare a tutti gli aspetti che rendono la gestione completa ed efficace.

Grazie alla Dichiarazione di Scopo focalizzo la mia motivazione e raccolgo i principi su cui nasce e viene gestita l’impresa. Scriverla mi aiuta a fare chiarezza e ad avere un documento unico con cui trasmettere l’identità in cui le persone che la leggono, che siano collaboratori, clienti, fornitori o solo persone che si interessano al mio lavoro, possono riconoscersi.

Il primo passo è stato rispondere per iscritto ad ogni domanda. Concentrarmi su un solo soggetto per volta mi ha permesso di esprimere tutte le mie idee senza pensare ad altro.

Il passo successivo è riunire le domande in un unico documento, che, grazie al lavoro di rilettura, rendo coerente, consecutivo e condivisibile, mettendo a fuoco la visione complessiva di quello che sarà il mio viaggio, quello dei miei collaboratori e dei miei partner.

Da questo passaggio esce la mia Dichiarazione di Scopo iniziale dalla quale parto per la costruzione e validazione dei fini e della struttura della mia impresa, la mia strategia.

Rileggendo il testo presto attenzione alla coerenza delle affermazioni che ho scritto, mi assicuro che i bisogni che vado a soddisfare per i miei clienti siamo allineati ai prodotti e servizi che realizzo e alle emozioni che voglio trasmettere, dando così consecutività alle motivazioni su cui si fonda il mio business. Metto a fuoco quello di cui  la mia impresa necessita per raggiungere il successo per collegarmi ad una visione più vasta, di tipo organizzativo, che diventa la conferma e la base per la costruzione del mio team e dell’operatività di cui ho bisogno.

Mentre consolido la mia Dichiarazione di Scopo in un unico testo faccio attenzione a declinare, per quanto possibile, le mie affermazioni al presente per trasmettere la sensazione e l’idea che quello ho scritto, esiste già.

Quando la leggo, la rileggo e ci lavoro voglio provare un senso di realizzazione e gioia, di conquista della mia vita, voglio che sia un documento che esprime mie idee e le mie migliori comprensioni.

La leggo ad alta voce pensando alle altre persone, a come sarà compresa, se può funzionare da strumento di allineamento e supporto; faccio particolare attenzione alla senso di condivisibilità della mia Dichiarazione di Scopo con riferimento alla chiarezza dei contenuti e ai loro collegamenti. Posso leggerla o farla leggere a, lavoratori, investitori, clienti, partner, fornitori o ad amici e conoscenti per vedere le loro reazioni e ascoltare quello che hanno compreso.

Quando il mio documento mi soddisfa ho la Prima Versione della Dichiarazione di Scopo o Dichiarazione di Scopo 1.0.
La userò in ogni aspetto della mia progettazione e programmazione come punto di riferimento per definire cosa è meglio fare e, soprattutto, per risolvere momenti di incertezza e conflitto.

Il miglior uso della Dichiarazione di Scopo è quello rileggerla ogni volta che se ne presenta la necessità per valutare, con il mio team, le azioni che vogliamo porre in atto nel nostro futuro, come ad esempio accettare un contratto o iniziare lo sviluppo di un nuovo prodotto. Nel tempo saremo così allineati che non sarà più necessario tornare alla Dichiarazione, quello sarà il momento in cui tutto il team si riconosce in uno scopo comune e lo sta realizzando.

Ho definito la Dichiarazione di Scopo prima versione o 1.0 perché ne seguiranno tante altre nel corso della vita della mia impresa. La Dichiarazione di Scopo è uno strumento dinamico mi serve per comprendere, mettere a fuoco ed aprirmi a quello che nell’Evolving Project è il concetto di Evoluzione vale a dire la capacità di adattarmi e rispondere al cambiamento delle condizioni.

Ogni azienda è un organismo dinamico che si modifica nel tempo e la Dichiarazione di Scopo accompagna e testimonia il  mio cambiamento e quello della mia impresa.

La cosa importante è che ogni cambiamento della Dichiarazione di Scopo sia vissuto come un evento eccezionale che nasce da una nuova comprensione e che si manifesta come urgenza di miglioramento e crescita che mi porta ad aggiornare quello che ho scritto.

L’ultimo passo per dare forza e completezza alla mia Dichiarazione di Scopo e far arrivare la sua influenza in ogni parte della mia impresa è quello di estrarre le parole chiave.

Rileggendo il testo completo sottolineo le parole o le frasi che più rappresentano ed evocano i concetti e le emozioni che ho espresso nella sua stesura e ne creo un elenco che userò nella costruzione degli obiettivi, delle azioni e delle attività giornaliere della mia impresa.

Ad esempio alcune delle parole chiave estratte dalla Dichiarazione di Scopo dell’Evolving project sono:

  • imprenditori, formatori, coach e professionisti
  • realizzare gli scopi professionali e personali
  • trovare gli strumenti utili
  • focalizzare le migliori conoscenze
  • apprendimento
  • applicazione di buone pratiche
  • community
  • scambio reciproco
  • software proprietario
  • costruire un percorso di realizzazione

Queste parole sono ancore. L’ancora, nella PNL, è un semplice strumento che aiuta a migliorare le mie prestazioni, catturare l’attenzione di chi mi ascolta, superare i momenti di difficoltà e migliorare la mia produttività.

L’ancora mi permette di ricollegarmi alle sensazioni e alle emozioni che ho provato, associando uno stimolo (un obiettivo o un’azione) ad una risposta emotiva.

Grazie a questo potente strumento, nell’Evolving Project collego le mie parole chiave, le ancore, agli obiettivi e alle azioni che voglio realizzare. Così, ad esempio, l’obiettivo di scrivere un articolo per il mio sito è collegato alle parole chiave, community, scambio, apprendimento, focalizzazione. Questo mi ricorda il perché voglio compiere un’attività aiutandomi a focalizzare il mio impegno, a sapere se quello che ho fatto e allineato ai miei scopi e a superare i momenti di difficoltà.

Attraverso il ricordo della visione di benessere mi collego con la parte migliore di me tornando alla radice della mia motivazione.

Per questo l’Evolving Project è un sistema di organizzazione e realizzazione legato alla motivazione. In ogni azione che compio e in ogni programmazione delle mie attività e strategie porto il principio che originariamente ha nutrito la mia visione di successo, di benessere.

Ritrovando queste emozioni in ogni aspetto della mia impresa mi permetto di collegarla e ri-collegarla sempre alla parte migliore di me evocando lo stesso nei collaboratori che condividono sinceramente la mia Dichiarazione di Scopo.

Di seguito ecco la Dichiarazione di Scopo 1.0 dell’Evolvign Project.

Partendo dalle le risposte alle domande scritte nel precedente articolo ecco il risultato:

 

La Dichiarazione di Scopo dell’Evolving Project

L’Evolving Project si rivolge a imprenditori, formatori, coach e professionisti per aiutarli a realizzare i loro scopi professionali e personali.
Ogni persona o organizzazione si vuole realizzare, per questo l’Evolving Project è studiato come un luogo in cui è possibile trovare tutti gli strumenti che permettono di focalizzare le migliori conoscenze e capacità dell’imprenditore e dei professionisti che ne fanno parte. Permette di apprendere nuove strategie grazie alla condivisione del sapere e del modo con cui ogni “Evolver” lo ha applicato.
Il sistema dell’Evolving Project e strettamente orientato all’apprendimento e all’applicazione delle buone pratiche in azienda e a livello personale.
E’ disegnato per facilitare l’applicazione delle metodologie di lavoro in azienda e a livello personale.
Imprenditore e professionisti sono sempre in collegamento, grazie ad un software che permette di condividere perché, cosa e quando applicare certe azioni. Il professionista può condividere e monitorare in tempo reale l’andamento delle attività dei propri utenti avendo così la possibilità di intervenire nel momento giusto per dare supporto e far superare i momenti di difficoltà.
Per ogni professionista l’Evolving Project è lo strumento che permette di arricchire e condividere il proprio modello di lavoro, grazie ad una continua verifica dei risultati ottenuti e al consolidamento delle relazioni con i propri clienti. Essere in costante collegamento con il proprio cliente risolve il problema che sorge quando questo non applica le metodologie del professionista.
La costruzione di una community in cui lo scambio e l’aiuto reciproco è amplificato utilizzando strumenti di condivisione permette agli utenti di trovare nuovi contatti, condividere il proprio scopo, accrescere la propria rete professionale e commerciale.
L’Evolving Project è un luogo per chiunque voglia espandere i confini della propria attività e farsi conoscere.
E’ un progetto in costante evoluzione grazie allo scambio ed al confronto continuo tra i suoi utenti

L’Evolvign Project utilizza come strumento di formazione, scambio e condivisione un software online basato sulla successione causa/effetto Scopo, Obiettivi, Azioni/Attività.

L’utente registrato ha accesso ad una serie di luoghi (I Percorsi) in cui trova metodologie da “usare” nel suo profilo personale per costruire il suo percorso di realizzazione. Ha a disposizione le migliori conoscenze del il team di ricerca dell’Evolvign Project e dei professionisti che pubblicano continuativamente nuove metodologie ed attività per gli utenti del progetto.

Saranno sempre attivi servizi di webinar, formazione e consulenza sulle migliori pratiche per la crescita e la realizzazione imprenditoriale.

Ogni utente può partecipare ai webinar e avere accesso ai video sulla migliore applicazione dell’Evolving Project per ampliare le conoscenze e le competenze da applicare al proprio percorso imprenditoriale e personale.

Gli utenti dell’Evolving Project possono condividere i loro scopi, obiettivi e azioni all’interno della community e trovare corrispondenze e collegamenti per avviare connessioni e collaborazioni.

L’organizzazione di eventi online e onsite sono finalizzati alla conoscenza e alla creazione di legami e opportunità per la crescita personale e delle conoscenze.

Quando un utente realizza le sua attività e completa i suoi obiettivi guadagna punti esperienza che potrà usare come “ricompensa” (punti alleato) all’interno della rete per gli utenti che gli daranno aiuto e supporto nella realizzazione delle sue azioni ed obiettivi. I punti alleato sono la “valuta sociale” che indica quanto una persona si è impegnata ad aiutare gli altri. Questi sono strumenti di Gamification che sono utilizzati e sempre migliorati e arricchiti all’interno dell’Evolving Project.

L’Evolving Project è un social media fondato sui successi ed il supporto reciproco degli utenti. I punti alleato creano gli influencer, che saranno le persone più disposte a contribuire alla crescita dei propri amici.

Nell’Evolvign Project esistono strumenti aggiuntivi, come gli Evolving Dice o le carte Propulsori della Storia, che aiutano nell’analisi e nella risoluzione dei momenti di stallo del percorso di un utente. Sono “giochi” per permettono di attivare processi di pensiero laterale. Gli Evolving Dice servono per analizzare una questione da sei diversi punti di vista diversi. Le carte Propulsori della Storia invece servono per analizzare una situazione a partire dagli elementi che contraddistinguono la sua storia (chi è l’eroe, chi l’antagonista, chi l’alleato e così via).

Nell’Evolving Project il coinvolgimento delle persone passa dalla creazione di condizioni e occasioni in cui sono espressi sentimenti di:

Gioia/Felicità: quando realizzo i miei scopi di vita per mezzo della conquista degli obiettivi. Provo un senso di realizzazione quotidiana nel portare avanti azioni e attività legate al mio desiderio/scopo.

Sorpresa: grazie alla scoperta di possedere buona parte delle conoscenze che servono e che vanno solo messe in ordine e rafforzate dalla motivazione

Ammirazione: verso le persone, che siano professionisti o collaboratori che, una volta legate alle motivazioni, danno il meglio di loro

Apprezzamento: verso quello che è possibile realizzare quando si applicano le giuste metodologie nutrite dalla motivazione

Divertimento: nel partecipare ad una costruzione collettiva in maniera attiva eliminando la sensazione di subire la propria realtà senza poter reagire

Eccitazione: per la conquista degli obiettivi e per il raggiungimento dello scopo come persona e team. Fare parte di un network di persone come me che si vogliono realizzare e sostenersi gli uni con gli altri

Sollievo: nel sapere che non sono solo e che posso trovare soluzioni anche alle situazioni più difficili. Essere parte di un network di Evolver nel quale posso chiedere e ricevere sostegno e scoprire nuove possibilità.

Soddisfazione: per la realizzazione degli scopi che mi sono prefisso insieme al mio team. Condividere quello che di grande abbiamo realizzato con le persone del mio network.

La forza dell’Evolving Project si fondata su un processo costante di ricerca e sviluppo legato al suo sistema, all’introduzione di nuove metodologie e al miglioramento di quelle esistenti in base all’esperienza delle persone, degli imprenditori e dei professionisti iscritti alla piattaforma.

Le necessità degli utenti sono al centro del processo di sviluppo e crescita grazie all’analisi delle attività e dell’utilizzo delle metodologie che mettiamo a disposizione.

L’Evolvign Project estende la sua rete di utenti a tutto il mondo per offrire sempre più opportunità agli Evolver di creare nuove connessioni per espandere le loro possibilità, le loro conoscenze e le loro attività.

Grazie alla ricerca e collaborazione con nuovi professionisti (Master) facciamo crescere l’offerta di metodologie di sviluppo per i nostri utenti e la presenza di figure professionisti di supporto e sostegno per la community.

Rafforziamo e promuoviamo ogni possibilità di collegamento tra gli utenti e con i professionisti, siamo un riferimento per la generazione di metodologie e relazioni che funzionano.

Tenendo sempre sotto controllo la parte economico finanziaria possiamo offrire i servizi ai migliori prezzi, facendo attenzione agli interessi dei lavoratori, dei professionisti e degli investitori.

Grazie ad un costante processo di crescita economica, per mezzo di nuovi prodotti e servizi, possiamo aprire nuove sedi in tutto il mondo.

Focalizziamo costantemente l’attenzione sulle migliori modalità di comunicazione per essere presenti nelle ricerche delle persone hanno bisogno di aiuto per la crescita delle loro imprese. Facciamo promozione ai professionisti che voglio condividere le loro metodologie di successo con il mondo.

Sviluppiamo costantemente il software dell’Evolvign Project per offrire nuove funzionalità che semplificano la vita degli utenti.

Costruiamo relazioni con istituti di ricerca ed università per diventare un punto di riferimento per giovani laureati e ricercatori nell’ambito delle scienze umane e della crescita personale.

Attiviamo con i nostri collaboratori il lavoro in smart working per essere sempre collegati rispettando, comunque, le esigenze personali. Per questo siamo sempre attenti alle migliori tecnologie.

Abbiamo creato un luogo sempre aperto per la proposta di nuove soluzioni e la realizzazione di un costante di miglioramento relazionale, operativo e strategico .

 

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

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Come Funziona Evolving Project: le azioni

Come Funziona Evolving Project: le azioni

Le “azioni” il viaggio continua!

Grazie alle azioni realizzo le mie idee e i miei obiettivi

 

Le Azioni e le Attività sono il mezzo per raggiungere i miei obiettivi
e vivere, giorno per giorno, i miei scopi.

Dal risveglio al mattino a quando finisco la giornata, compio azioni e attività che servono, nella migliore delle ipotesi, per realizzare quello che reputo importante e necessario nella mia vita.

Studio per prendere un diploma o una certificazione, fisso gli appuntamenti con i miei clienti e le attività per realizzare i miei progetti, vado a fare la spesa, passo il tempo con i figli e con gli amici, faccio sport.

Ognuna di queste azioni è legata a uno scopo, che ne sia consapevole o meno.

Anche le azioni e attività che sono obbligato a svolgere, in relazione ai ruoli che interpreto nella vita, sono sempre legati a una visione più grande che sia ideologia o culturale.

Il problema sorge in quello spazio, prezioso e unico, che si viene a creare quando inizio a voler definire e determinare ciò che voglio per la mia vita, come ad esempio il mio modello di benessere. La distanza che separa la visione dalla sua realizzazione è quella che non tutti riescono a colmare. Per questo lo strumento e la filosofia dell’Evolving Project è disegnata per aiutare a colmare questa distanza.

Ma quale è il nemico più grande nel raggiungere i nostri scopi?

Ci sono momenti in cui perdo il senso di quello che sto facendo, il perché, la mia motivazione. Quando accade faccio fatica a svolgere le attività che fanno parte della mia quotidianità, rimandandole continuamente.

In quei giorni in cui ripeto azioni o attività senza trovarne il senso, sto attraversando un momento di assenza di motivazione.

Nell’Evolving Project le azioni e le attività sono sempre collegate a un obiettivo che a sua volta è legato ad uno scopo. Questa connessione ha il preciso intento aiutarci a ripercorrere il viaggio a ritroso che ci porta a ritrovare la motivazione, vale a dire il perché originario.

Dedicarmi, soprattutto nei periodi di difficoltà, a ricostruire quello che mi ha portato in questo preciso momento è un dono che faccio a me stesso e un’opportunità di rimettere a posto tutti gli elementi che ho seminato nel tempo. Avere uno strumento che mi permette di fare questo percorso velocemente e che ho costruito giorno per giorni mi aiuta a guadagnare tempo e chiarezza per dedicarmi maggiormente a quello che reputo importante.

Quando riusciamo a ripercorrere i nostri passi e a ricollegarci alla nostra motivazione ritrovando l’entusiasmo del nostro viaggio l’Evolving Project sta funzionando!

Ad esempio: sto svolgendo una ricerca per un cliente o per un progetto; il lavoro diventa lungo, ripetitivo e noioso. Noto che, ogni volta che mi devo dedicare a questa attività, cerco scuse o mi dedico ad altro. A questo punto apro la mia azione sull’app di Evolving Project e vedo che l’azione è collegata all’obiettivo “Progetto Crescita Cliente X”, entrando nell’obiettivo leggo la la mia motivazione in cui trovo scritto: il mio impegno è realizzare una ricerca efficace per il mio cliente perché sono convinto che la sua crescita, grazie alle mie capacità, permetterà alla mia azienda di avere ancora più importanza nel nostro settore.
Guardo le parole chiave che sono collegate allo Scopo e vedo: realizzazione, successo, crescita, determinazione, innovazione. Ricollegandomi a queste parole ritrovo la motivazione del mio lavoro, quella che mi ha fatto scegliere di prendere quel lavoro e di portarlo avanti. Adesso che mi sono ricollegato alla catena della mia motivazione posso riprendere le mie attività con una nuova consapevolezza.

Se, invece, rileggere gli obiettivi e le parole chiave non bastasse a farmi tornare ai principi che mi motivano e a capire che la mia azione è parte di un progetto più ampio, ho due alternative:

  1. Ri-definire e ri-scrivere l’azione in un modo nuovo, che mi permetta di portare maggiore motivazione in quello che faccio. Per questo, nei diversi percorsi, alla conclusione o meno di un’azione viene compilata la scheda di feedback in cui scrivo gli aspetti salienti di quell’esperienza e le idee su come migliorarla.
  2. Se la difficoltà nel compiere le azioni è molto estesa, l’alternativa è quella di ri-leggere la Dichiarazione di Scopo e valutare se la visione che ho costruito è veramente allineata con quello che sono e che voglio fare.
    Una visione di quello che voglio raggiungere mi aiuta a superare i momenti di difficoltà. Se questa visione, però, per qualche ragione non è più sufficiente, diventa necessario ri-percorrere quello che ho definito nella Dichiarazione di Scopo e, se lo reputo necessario, aggiornarla alla luce della mia nuova comprensione. In questo caso la soluzione migliore è creare una copia della Dichiarazione di Scopo alla data attuale usando la funzione time machine che mi permette di “congelare” e duplicare scopo, obiettivi e azioni a quel momento e partire con una nuova versione su cui posso fare modifiche senza cancellare il mio passato.

Una scheda attività secondo il modello Evolving Project è composta da:

  • il nome dell’azione creato nell’obiettivo quando sono state definite le to-do list
  • il riferimento all’obiettivo, per sapere sempre cosa voglio raggiungere e poter tornare allo scopo che mi sprona
  • la data di inizio e fine e l’orario in cui ho deciso di svolgere la mia azione o attività
  • la descrizione di quello che voglio fare
  • un file template (opzionale) inserito dal creatore dell’azione
  • una sezione per caricare i nostri file che possono essere i template compilati o altri documenti che reputo importanti

Ogni azione, inserita nel calendario giornaliero, aiuta a organizzare le giornate verso la conquista degli obiettivi e la realizzazione dello scopo.

Comunque, quando organizzo le mie azioni facci attenzione a un principio fondamentale:

la vita non è una linea retta.
gli imprevisti e i cambi di direzione
mi accompagnano ogni giorno.

Il suggerimento che dò è quello di distribuire le azioni e le attività, soprattutto agli inizi, per un massimo di quattro ore giornaliere lasciando il resto della giornata a imprevisti e cambi di direzione.

In questo modo evitiamo la frustrazione che nasce dal vedere il calendario colmo di attività che non abbiamo realizzato.

Se nell’arco delle quattro ore abbiamo concluso tutto quello che avevamo programmato, e abbiamo ancora tempo, possiamo avvantaggiarci svolgendo attività progettate per i giorni successivi e liberare così tempo e possibilità per l’inserimento di nuove azioni e attività.

Alla data di chiusura dell’azione o dell’attività è importante compilare la scheda di feedback: in questo modo lascio un’indicazione delle ragioni che hanno determinato il risultato e posso trarne spunto e suggerimento per le azioni successive. Facendo così costruisco la mia “capsula del tempo” che mi aiuterà a migliorare la mia vita grazie ai suggerimenti del mio sé del passato.

Le schede di feedback non sono obbligatorie. La compilazione o meno è legata all’importanza del feedback che voglio lasciare, se voglio ricordarmi di qualcosa di utile o condividere un aspetto particolare della mia esperienza.

Le azioni sono lo strumento fondamentale per la realizzazione dello scopo.

Azione dopo azione realizzo già il mio scopo
perché  sono la sua materializzazione e
i mattoni del mio palazzo

 

Evolving Project diventa per questo uno strumento fondamentale per superare gli ostacoli e per pianificare la strada del successo. Evolving Project: lo strumento del cambiamento

 

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